domenica, luglio 21, 2013
L’essere umano è fatto per muoversi ed ogni esercizio fisico soggiace ad alcuni principi di fisiologia generale che si differenziano in base all’età

di Roberta Lucchini (chinesiologa)

Lo sviluppo motorio del bambino avviene mediante il gioco, infatti è proprio tramite l’attività ludica che vengono apprese le prime forme di movimento naturali quali “gattonare”, camminare, correre, saltare, arrampicarsi, lanciare, spingere, tirare. E’ una fase di arricchimento del “bagaglio motorio” in cui le esperienze graduali, adeguate ed articolate acquisite tramite il corpo ed il movimento permettono di realizzare un’ottima base fondamentale per le azioni motorie successive più complesse, avvantaggiando anche lo sviluppo neuro-fisiologico. Il filo conduttore in questa fascia d’età può essere riepilogata in 2 parole: crescere giocando!

Gli anni successivi, e nello specifico il periodo puberale, a causa dell’intensa trasformazione somatica, endocrina e psicologica del ragazzo, diventano un momento delicato e nello stesso tempo importante, che conduce poi verso la maturazione psico-fisica. L’attività motoria è più che mai necessaria non solo perché contribuisce allo sviluppo muscolo-articolare, ma anche perché facilita il superamento delle problematiche tipiche di questa età: incertezza ed isolamento.

Con il raggiungimento delle corrette proporzioni somatiche e la maturazione delle funzioni organiche si entra nell’età adulta. E’ una fase in cui ci si sente pieni di energia e per beneficiare degli effetti positivi del movimento è consigliabile svolgerlo in modo costante e con un appropriato “dosaggio”. Purtroppo, la frenesia imposta dalla società odierna rende difficile dedicare un tempo adeguato all’attività fisica ed è proprio in queste situazioni che è facile cedere alla tentazione di svolgerla in modo sporadico e soprattutto sino ad esaurimento delle proprie energie, ma in questo modo risulta controproducente per il benessere dell’organismo!

Negli ultimi anni, i medici hanno raccomandato l’attività fisica alle persone della “grande età” perché è stata considerata scientificamente una valida forma di prevenzione primaria per le malattie cardiorespiratorie, metaboliche, muscolo-scheletriche e per i disturbi depressivi. Inoltre, anche se non sempre incisivo nella cura della patologia specifica, viene consigliato un corretto esercizio perché può prevenire l’ipocinesi dovuta alla disabilità (carenza di movimento), ridurre le possibili complicanze e rallentare la progressione della malattia.

Secondo Archives of Internal Medicine “l’attività fisica è la più efficace prescrizione che il medico può fare per la promozione di una vecchiaia di successo”. Inoltre, il Ministero della salute sostiene che “un buon livello di attività fisica riduce i fattori di rischio di numerose malattie perché aiuta ad equilibrare i valori della pressione arteriosa e del colesterolo. Inoltre contribuisce a tenere sotto controllo l’aumento di peso e a prevenire l’obesità. La ragione è semplice: il movimento muscolare quotidiano contribuisce a bruciare zuccheri, grassi e proteine introdotti con l’alimentazione. L’esercizio fisico, infine, favorisce il benessere psicologico riducendo ansia, depressione e senso di solitudine”.

L’attività fisica quindi è utile ad ogni età… buon esercizio a tutti!


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