venerdì, luglio 26, 2013
La principale confederazione di sindacati della Tunisia ha indetto per oggi uno sciopero generale in segno di protesta contro l’assassinio di Mohamed Brahmi, deputato alla guida di un partito dell’opposizione laica. L’iniziativa è stata annunciata dopo che ieri si erano tenuti cortei e si erano verificati disordini in varie città

Misna -  L’appello a scioperare, rivolto dall’Unione generale tunisina del lavoro (Ugtt), riguarda tutto il territorio nazionale. Ieri pomeriggio, dopo che si era diffusa la notizia dell’assassinio del capo del Movimento popolare, cortei di protesta si erano tenuti sia a Tunisi che a Sidi Bouzid. In questa cittadina, luogo natale del deputato, i manifestanti avevano assaltato l’ufficio locale del partito di governo Ennahda. Una formazione di ispirazione islamica, questa, accusata dai familiari di Brahmi di essere responsabile dell’assassinio.

I fatti di ieri hanno suscitato allarme anche a livello internazionale. L’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Navi Pillay, ha chiesto che sull’omicidio sia condotta “un’inchiesta rapida e trasparente”. L’episodio è stato condannato dall’Unione Europea, dagli Stati Uniti, dall’Algeria e da altre potenze regionali. La compagnia di bandiera della Tunisia, Tunisair, ha annunciato la sospensione dei voli previsti oggi. Sei mesi fa l’assassinio di un altro dirigente di opposizione, Chokri Belaid, era stato all’origine di una nuova fase di instabilità due anni dopo la rivoluzione che aveva rovesciato il presidente Zine El Abidine Ben Ali.



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