La decisione del governo provvisorio di disperdere i sit-in dei sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi è “definitiva”: è il monito giunto nel pomeriggio per bocca del primo ministro Hazem El-Beblawi che ha nuovamente esortato i militanti pro-Morsi ad allontanarsi dalle aree occupate al Cairo il più velocemente possibile.
Misna - Il governo, ha detto El-Beblawi leggendo una nota dell’esecutivo insediato dai militari, offrirà “trasporto gratuito” per coloro che lasceranno volontariamente i sit-in alla moschea Rabaa Al-Adawiya e a Nahda Square. I sit-in, ha puntualizzato, non sono stati dispersi fino ad ora per rispetto del Ramadan, che finisce proprio oggi. El-Beblawi ha anche avvertito i sostenitori del presidente deposto sottolineando che in caso di loro reazioni violente le forze di sicurezza risponderanno immediatamente e con fermezza. Solo chi si renderà colpevole di crimini, ha aggiunto ancora il premier, sarà arrestato.
A più riprese l’ufficio del presidente provvisorio, Adly Mansour, ha definito “non pacifici” i sit-in dei sostenitori di Morsi, rovesciato il 3 luglio, minacciando di disperderli nel caso in cui la mediazione internazionale per tentare di risolvere la crisi fosse fallita. L’annuncio del fallimento delle trattative è giunto poche ore fa da Mansour che ne ha attribuita ogni responsabilità ai Fratelli Musulmani.
La tensione è alta per il rischio di nuove gravi violenze, in particolare in riferimento agli scontri dell’8 luglio al Cairo che hanno provocato oltre 50 morti e centinaia di feriti in quello che i Fratelli Musulmani hanno definito un attacco contro manifestanti pacifici e le forze armate la reazione al tentativo di un “gruppo terrorista” di assaltare il quartier generale della Guardia Repubblicana.
Misna - Il governo, ha detto El-Beblawi leggendo una nota dell’esecutivo insediato dai militari, offrirà “trasporto gratuito” per coloro che lasceranno volontariamente i sit-in alla moschea Rabaa Al-Adawiya e a Nahda Square. I sit-in, ha puntualizzato, non sono stati dispersi fino ad ora per rispetto del Ramadan, che finisce proprio oggi. El-Beblawi ha anche avvertito i sostenitori del presidente deposto sottolineando che in caso di loro reazioni violente le forze di sicurezza risponderanno immediatamente e con fermezza. Solo chi si renderà colpevole di crimini, ha aggiunto ancora il premier, sarà arrestato.
A più riprese l’ufficio del presidente provvisorio, Adly Mansour, ha definito “non pacifici” i sit-in dei sostenitori di Morsi, rovesciato il 3 luglio, minacciando di disperderli nel caso in cui la mediazione internazionale per tentare di risolvere la crisi fosse fallita. L’annuncio del fallimento delle trattative è giunto poche ore fa da Mansour che ne ha attribuita ogni responsabilità ai Fratelli Musulmani.
La tensione è alta per il rischio di nuove gravi violenze, in particolare in riferimento agli scontri dell’8 luglio al Cairo che hanno provocato oltre 50 morti e centinaia di feriti in quello che i Fratelli Musulmani hanno definito un attacco contro manifestanti pacifici e le forze armate la reazione al tentativo di un “gruppo terrorista” di assaltare il quartier generale della Guardia Repubblicana.
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