lunedì, agosto 19, 2013
Come un’epidemia, i cosiddetti “selfies” si stanno espandendo a macchia d’olio. Probabilmente il nome dice ancora ben poco, anche se abbiamo a che fare con questo fenomeno ogni singolo giorno, specie quando ci troviamo davanti al pc. 

di Francesca Filippi 

Per “selfie” si intende un autoritratto digitale, o più banalmente una foto scattata da un Iphone o da un Ipad . Luoghi di diffusione dei “selfies” sono soprattutto i social network, dove gli scatti vengono continuamente condivisi con il popolo della rete. Quella dell’autoritratto interattivo sta diventando una mania su larga scala, che sembra ormai aver colpito non solo la gente comune ma anche i personaggi più in vista del mondo dello spettacolo: nella lista dei “selfies addicted” figurano star di spicco, dai rapper famosi alle rockstar, dai divi di Hollywood ai volti più noti della televisione.

Nei primi mesi del 2013, per l’autoritratto digitale arriva la grande svolta: da fotografia home-made ad uso e consumo dei social network, il “selfie” si trasforma in opera d’arte a tutti gli effetti. L’artista americano Paul Specchio ha pensato di sfruttare il grande successo riscosso dai “selfies” per allestire una mostra al Museo d’arte contemporanea di New York.

Dopo aver studiato da un punto di vista sociologico il valore degli autoritratti digitali, concepiti sia come forma di narcisismo esibito che come mezzo di approvazione della propria identità, posta costantemente sotto esame da parte di terzi, Paul Specchio ha deciso di indagare questo fenomeno mettendo in atto un esperimento: i visitatori della sua mostra, all’uscita, si imbattevano in un enorme specchio, piazzato in quel punto proprio per invitare il pubblico a scattarsi una foto. Le immagini raccolte in quell’occasione sono diventate una mostra di grande successo al Moma di New York, dal titolo “Art in Translation: Selfie, The 20/20 Experience”. L’intento dell’artista è quello di analizzare il nuovo concetto di individualità che si è venuto a creare sotto l’influsso dei mass media: il pubblico da spettatore si configura ora come attore, rivendicando il suo ruolo attivo nel mondo, e diventando allo stesso tempo “paparazzo di se stesso”.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa