Sospeso il trasporto di cloro e fluoro su rotaia per “motivazioni commerciali”. Realacci e Vignali presentano un’interrogazione ai ministri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico
GreenReport - Da oggi Trenitalia Divisio
ne Cargo non effettuerà più trasporto su carro ferroviario di cloro e di fluoro compresso sul territorio nazionale. La preoccupante notizia, apparsa sulla stampa grazie a un allarme lanciato da Federchimica, è stata comunicata dalla controllata merci di Trenitalia con una circolare di “restrizioni di traffico”. Considerando che le direttive della Commissione europea e lo stesso “Piano Nazionale della Logistica 2011 – 2020” sono orientati a privilegiare il trasporto ferroviario per tutte le merci pericolose, cloro e il fluoro compresso, rispetto alle altre modalità logistiche, che il blocco da parte del principale operatore ferroviario italiano del trasporto di queste due sostanze rischia di mettere in crisi il sistema produttivo chimico del Paese, oltre ad avere gravi conseguenze sull’approvvigionamento di quasi tutti i settori industriali, e che l’eventuale spostamento su strada del trasporto di queste merci pericolose aumenterà i potenziali rischi per la salute e l’incolumità dei cittadini, oltre che per l’ambiente, ho presentato un’interrogazione ai ministri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico per sapere se siano a conoscenza della decisione assunta da Trenitalia Divisione Cargo e se ritengano utile verificare se essa corrisponda al vero.
La scelta di sospendere il trasporto di cloro e fluoro, sostanze per le quali il traffico stimato all’anno 2011 era per la prima di 50.000 tonnellate e per la seconda di volumi molto inferiori è stata assunta unilateralmente da Trenitalia Divisione Cargo e motivata solo da generiche “motivazioni commerciali” e appare francamente incomprensibile. Considerando che tale decisione unilaterale rischia di mettere in serie difficoltà sia la nostra industria chimica e farmaceutica, che il traffico su gomma proprio nel delicato periodo dell’esodo estivo, ai ministri interrogati chiediamo quali iniziative urgenti intendano mettere in campo per ovviare agli effetti del provvedimento di Trenitalia Divisione Cargo.
In particolare si chiede quali misure intendano adottare al fine di evitare il blocco del trasporto ferroviario di queste due sostanze e scongiurare i rischi per l’incolumità dei cittadini e la tutela dell’ambiente che comporterebbero gli spostamenti su strada di cloro e fluoro. Ai ministri interrogati si chiede infine se e quali revisioni normative nazionali sul trasporto ferroviario di merci pericolose sono state effettuate in seguito al gravissimo incidente di Viareggio di quattro anni fa, a tutela della sicurezza, della salute pubblica e dell’ambiente.
GreenReport - Da oggi Trenitalia Divisio
ne Cargo non effettuerà più trasporto su carro ferroviario di cloro e di fluoro compresso sul territorio nazionale. La preoccupante notizia, apparsa sulla stampa grazie a un allarme lanciato da Federchimica, è stata comunicata dalla controllata merci di Trenitalia con una circolare di “restrizioni di traffico”. Considerando che le direttive della Commissione europea e lo stesso “Piano Nazionale della Logistica 2011 – 2020” sono orientati a privilegiare il trasporto ferroviario per tutte le merci pericolose, cloro e il fluoro compresso, rispetto alle altre modalità logistiche, che il blocco da parte del principale operatore ferroviario italiano del trasporto di queste due sostanze rischia di mettere in crisi il sistema produttivo chimico del Paese, oltre ad avere gravi conseguenze sull’approvvigionamento di quasi tutti i settori industriali, e che l’eventuale spostamento su strada del trasporto di queste merci pericolose aumenterà i potenziali rischi per la salute e l’incolumità dei cittadini, oltre che per l’ambiente, ho presentato un’interrogazione ai ministri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico per sapere se siano a conoscenza della decisione assunta da Trenitalia Divisione Cargo e se ritengano utile verificare se essa corrisponda al vero.
La scelta di sospendere il trasporto di cloro e fluoro, sostanze per le quali il traffico stimato all’anno 2011 era per la prima di 50.000 tonnellate e per la seconda di volumi molto inferiori è stata assunta unilateralmente da Trenitalia Divisione Cargo e motivata solo da generiche “motivazioni commerciali” e appare francamente incomprensibile. Considerando che tale decisione unilaterale rischia di mettere in serie difficoltà sia la nostra industria chimica e farmaceutica, che il traffico su gomma proprio nel delicato periodo dell’esodo estivo, ai ministri interrogati chiediamo quali iniziative urgenti intendano mettere in campo per ovviare agli effetti del provvedimento di Trenitalia Divisione Cargo.
In particolare si chiede quali misure intendano adottare al fine di evitare il blocco del trasporto ferroviario di queste due sostanze e scongiurare i rischi per l’incolumità dei cittadini e la tutela dell’ambiente che comporterebbero gli spostamenti su strada di cloro e fluoro. Ai ministri interrogati si chiede infine se e quali revisioni normative nazionali sul trasporto ferroviario di merci pericolose sono state effettuate in seguito al gravissimo incidente di Viareggio di quattro anni fa, a tutela della sicurezza, della salute pubblica e dell’ambiente.
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