Lampedusa, porta d’Europa. Luogo di sbarchi di migranti provenienti dal Nord Africa ma anche luogo di solidarietà, convivenza e condivisione
LiberaInformazione - L’ultimo sbarco risale alla notte del 28 luglio quando è stato soccorso un gommone con 50 persone a bordo, poi uno con novanta, un altro con 110, nel centro di prima accoglienza sono arrivati in più di 900. Una tragedia della disperazione che il Papa ha toccato con mano nella sua storica visita lo scorso 9 luglio. Ma a Lampedusa c’è una quotidianità sospesa. Mancano tante cose, come in buona parte delle isole minori del Mediterraneo. Fra le altre cose, non ci sono libri per la biblioteca, nè negozi in cui acquistarli. Allora ci ha pensato la sindaca, Giusi Nicolini, a lanciare un appello proprio perchè i libri sono un potenziale strumento di integrazione per questa terra. “Lampedusa non ha una biblioteca e neppure un negozio dove poter acquistare libri – ha dichiarato ai giornalisti”. “Voi ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare dei libri? Io non credo! Quindi se in giro per casa avete libri, di qualsiasi genere, che non leggete o avete già letto e di cui volete sbarazzarvi, aderite all’iniziativa”.
Tutti possono contribuire. Come? I libri vanno indirizzati direttamente al primo cittadino dell’isola: Giusi Nicolini, Sindaco -Donazione dei libri per la prossima apertura della Biblioteca Ibby di Lampedusa Via Cameroni, 92010. L’obiettivo, dicevamo, è promuovere l’integrazioneNon è un caso, infatti, che il sindaco si sia appoggiata anche a IBBY-International Board of Books for Young People, associazione internazionale che promuove il libro per ragazzi proprio come strumento d’integrazione, con un’iniziativa lanciata lo scorso maggio e che ha raccolto la migliore produzione editoriale di libri senza parole da donare a Lampedusa, l’isola più remota del Mediterraneo.
Libera Informazione e Articolo21 aderiscono all’iniziativa e rilanciano l’impegno ai propri aderenti, ai sostenitori, ai tanti lettori e giornalisti che animano la rete dei due portali nati a sostegno dell’informazione libera; e si impegnano direttamente a contribuire all’invio dei libri a Lampedusa.
LiberaInformazione - L’ultimo sbarco risale alla notte del 28 luglio quando è stato soccorso un gommone con 50 persone a bordo, poi uno con novanta, un altro con 110, nel centro di prima accoglienza sono arrivati in più di 900. Una tragedia della disperazione che il Papa ha toccato con mano nella sua storica visita lo scorso 9 luglio. Ma a Lampedusa c’è una quotidianità sospesa. Mancano tante cose, come in buona parte delle isole minori del Mediterraneo. Fra le altre cose, non ci sono libri per la biblioteca, nè negozi in cui acquistarli. Allora ci ha pensato la sindaca, Giusi Nicolini, a lanciare un appello proprio perchè i libri sono un potenziale strumento di integrazione per questa terra. “Lampedusa non ha una biblioteca e neppure un negozio dove poter acquistare libri – ha dichiarato ai giornalisti”. “Voi ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare dei libri? Io non credo! Quindi se in giro per casa avete libri, di qualsiasi genere, che non leggete o avete già letto e di cui volete sbarazzarvi, aderite all’iniziativa”.
Tutti possono contribuire. Come? I libri vanno indirizzati direttamente al primo cittadino dell’isola: Giusi Nicolini, Sindaco -Donazione dei libri per la prossima apertura della Biblioteca Ibby di Lampedusa Via Cameroni, 92010. L’obiettivo, dicevamo, è promuovere l’integrazioneNon è un caso, infatti, che il sindaco si sia appoggiata anche a IBBY-International Board of Books for Young People, associazione internazionale che promuove il libro per ragazzi proprio come strumento d’integrazione, con un’iniziativa lanciata lo scorso maggio e che ha raccolto la migliore produzione editoriale di libri senza parole da donare a Lampedusa, l’isola più remota del Mediterraneo.
Libera Informazione e Articolo21 aderiscono all’iniziativa e rilanciano l’impegno ai propri aderenti, ai sostenitori, ai tanti lettori e giornalisti che animano la rete dei due portali nati a sostegno dell’informazione libera; e si impegnano direttamente a contribuire all’invio dei libri a Lampedusa.
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