venerdì, settembre 06, 2013
Il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli “accoglie l’appello del Papa per una giornata di preghiera e digiuno”. Un appello ai leader mondiali riuniti per il G20: “Dio illumini le vostre menti. La guerra va evitata a tutti costi”. 

AsiaNews - Il Patriarcato ortodosso ecumenico "accogliel'appello del nostro fratello in Cristo, papa Francesco, per una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo. Una preghiera che è costante sin da quando è iniziato il sanguinoso conflitto di Damasco". Lo ha dichiarato il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, in visita ufficiale in Estonia. Durante l'incontro con la presidente del Parlamento estone Ene Ergma, il patriarca ha dichiarato: "Il Patriarcato ecumenico e noi personalmente guardiamo con ansia agli sviluppi della situazione in Siria, e più in generale in tutto il Medio Oriente, pregando affinché prevalga la pace".

Solo se vince la pace, ha aggiunto Bartolomeo, "sarà possibile per i cristiani del Medio Oriente continuare a vivere senza alcun impedimento nelle loro terre. Guardiamo con attenzione al vertice del G20 in corso a San Pietroburgo, e confidiamo che le decisioni che verranno prese serviranno per contribuire alla soluzione pacifica della questione politica in Siria".

La Chiesa di Costantinopoli, ha detto ancora il patriarca, "plaude all'iniziativa di papa Francesco di appellarsi ai cristiani della Terra affinché sabato prossimo si uniscano in preghiera e digiuno, perché prevalga la pace nell' incandescente territorio siriano, con la speranza che Dio illumini la mente dei responsabili politici e si evitino azioni militari che inevitabilmente provocheranno la morte di vittime innocenti".

Anche noi, ha concluso, "cogliamo questo appello del nostro fratello in Cristo Francesco, di pregare sabato prossimo per questo scopo come abbiamo sempre fatto da quando è iniziato il sanguinoso conflitto in Siria".

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