Camminare, costruire e confessare. Queste tre parole, già indicate da Papa Francesco all’inizio del Pontificato, orientano il discorso rivolto, nel pomeriggio, dal Santo Padre ai partecipanti al pellegrinaggio dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il pensiero del Papa è andato anche alla Terra Santa: la Terra di Gesù – ha detto il Pontefice – ha tanto bisogno di speranza e di pace.
Radiovaticana - Papa Francesco ha ricordato la finalità caritativa del pellegrinaggio dei membri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, “in favore dei fratelli e delle sorelle della Terra Santa, specialmente dei più bisognosi, di coloro che stanno vivendo momenti di sofferenza, di tensione e di timore”. Ed “anche i nostri fratelli cristiani, che soffrono tanto”: “A loro rivolgo con grande affetto un saluto e un abbraccio a tutti - cristiani e non cristiani - assicurando la mia preghiera quotidiana”.
“Gesù Cristo crocifisso e risorto – ha detto il Papa - sia realmente il centro della vostra esistenza”. “Credere nella potenza redentrice della Croce e della Risurrezione – ha aggiunto - per offrire speranza e pace”:
“In modo particolare, la Terra di Gesù ne ha tanto bisogno! La fede non allontana dalle responsabilità che tutti siamo chiamati ad assumerci, ma al contrario provoca e spinge a un concreto impegno in vista di una società migliore”.
Il Papa ha poi ricordato il triplice impegno che dovrebbe animare ogni cristiano: camminare, costruire e confessare. Nel cammino della vita – ha detto il Santo Padre - ognuno può essere “errante” o “pellegrino”. Molte persone sono erranti, “perché prive di un ideale di vita”. Il pellegrinaggio, invece, non è un errare senza meta ma un’esperienza per costruire con carità, compassione e amore. Ed il camminare per costruire nasce “dal confessare in modo sempre più profondo la fede”. “La professione di fede e la testimonianza della carità - ha affermato - sono strettamente connesse”. Il Papa ha esortato, infine, i membri dell’Ordine Equestre ad essere “ambasciatori di pace”:
“Siate testimoni del senso profondo, della luce che porta la fede; sappiate conservare la grande ricchezza di valori, di sapienza del passato, ma vivendo intensamente il presente , impegnandovi nell’oggi, con lo sguardo verso il futuro, aprendo orizzonti di speranza con la vostra opera per dare un volto più umano alla società”.
Sono oltre 3500 i cavalieri e le dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme riuniti a Roma in occasione della consulta mondiale, che è convocata ogni cinque anni per riflettere sulla situazione della comunità cattolica in Terra Santa. Contemporaneamente, in questi giorni, si tiene anche il Pellegrinaggio internazionale.
Radiovaticana - Papa Francesco ha ricordato la finalità caritativa del pellegrinaggio dei membri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, “in favore dei fratelli e delle sorelle della Terra Santa, specialmente dei più bisognosi, di coloro che stanno vivendo momenti di sofferenza, di tensione e di timore”. Ed “anche i nostri fratelli cristiani, che soffrono tanto”: “A loro rivolgo con grande affetto un saluto e un abbraccio a tutti - cristiani e non cristiani - assicurando la mia preghiera quotidiana”.
“Gesù Cristo crocifisso e risorto – ha detto il Papa - sia realmente il centro della vostra esistenza”. “Credere nella potenza redentrice della Croce e della Risurrezione – ha aggiunto - per offrire speranza e pace”:
“In modo particolare, la Terra di Gesù ne ha tanto bisogno! La fede non allontana dalle responsabilità che tutti siamo chiamati ad assumerci, ma al contrario provoca e spinge a un concreto impegno in vista di una società migliore”.
Il Papa ha poi ricordato il triplice impegno che dovrebbe animare ogni cristiano: camminare, costruire e confessare. Nel cammino della vita – ha detto il Santo Padre - ognuno può essere “errante” o “pellegrino”. Molte persone sono erranti, “perché prive di un ideale di vita”. Il pellegrinaggio, invece, non è un errare senza meta ma un’esperienza per costruire con carità, compassione e amore. Ed il camminare per costruire nasce “dal confessare in modo sempre più profondo la fede”. “La professione di fede e la testimonianza della carità - ha affermato - sono strettamente connesse”. Il Papa ha esortato, infine, i membri dell’Ordine Equestre ad essere “ambasciatori di pace”:
“Siate testimoni del senso profondo, della luce che porta la fede; sappiate conservare la grande ricchezza di valori, di sapienza del passato, ma vivendo intensamente il presente , impegnandovi nell’oggi, con lo sguardo verso il futuro, aprendo orizzonti di speranza con la vostra opera per dare un volto più umano alla società”.
Sono oltre 3500 i cavalieri e le dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme riuniti a Roma in occasione della consulta mondiale, che è convocata ogni cinque anni per riflettere sulla situazione della comunità cattolica in Terra Santa. Contemporaneamente, in questi giorni, si tiene anche il Pellegrinaggio internazionale.
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