Sono ore drammatiche in Kenya dove è stato preso d’assalto un centro commerciale di Nairobi. Il ministero dell’Interno parla di 11 vittime accertate, mentre per le forze dell'ordine potrebbero essere oltre 30. La polizia ha intanto arrestato uno degli aggressori e sta trattando per il rilascio degli ostaggi, tra cui forse ancora alcuni italiani. Per il governo kenyota è un attacco terroristico.

Radio Vaticana - Il panico è esploso all’improvviso quando un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel Nakumatt Westgate uno dei centri commerciali più frequentati di Nairobi, sparando all’impazzata, mentre granate deflagravano all’esterno dell’edificio. Almeno 11 le vittime secondo il ministero dell’Interno, 30 per la polizia ma i feriti sono più di 50 e il bilancio potrebbe continuare a salire visto che gli ospedali hanno lanciato un appello alla donazione del sangue. Nell’edificio ci sono ancora 7 ostaggi, tra cui forse due italiani, mentre la Farnesina assicura che gli altri connazionali sono in salvo. Il governo kenyota esclude l’ipotesi della rapina e parla di attacco terroristico, con la solita regia dei ribelli somali di Al-Shabaab. Da loro nessuna rivendicazione ma su un account Twitter scrivono: “sarà una lunga battaglia come a Mumbai”. Ad avvalorare questa tesi anche il racconto di alcuni testimoni secondo cui, gli aggressori una decina in tutto, avrebbero ucciso a sangue freddo alcuni clienti di un ristorante e intimato a tutti i musulmani di andarsene, perché l’attacco era rivolto ai non musulmani. I soldati governativi sono riusciti ad entrare nel Westgate e ad isolare i membri del commando; la situazione sembra per il momento sotto controllo. Ferito e arrestato uno dei responsabili.