Come, un pezzo per volta, si smonta un paese
di Silvio Foini
Era cominciato qualche anno fa: un'azienda, per abbattere i costi, se ne era andata in un altro paese. A questa ne era seguita un'altra, e poi un'altra ancora. Quel che era strano era che i governi non si preoccupassero della diaspora: “Ma sì, vai vai povero untorello, non sarai tu che spianti Milano” (tanto per ricordare un grande italiano, un milanese che amava scrivere in un passato periodo buio in cui la si faceva l'Italia!). Ora invece, sul modello della tela di Penelope, non la si rifà. La si disfa e basta. Ma Ulisse stavolta non credo tornerà a fare giustizia dei «porci» Sì, dei porci, avete letto bene, non é un errore di battitura. I porci che se la sono divorata in un quarto di secolo lasciando solo le ossa. Altro che Res Publica! Res propria! A noi invece le tasse. Tante. L'emorragia pare inarrestabile e non se ne vanno dal paese dittarelle ma colossi portanti di quella che era stata un'economia di tutto rispetto. Alitalia vola in Francia, Telecom parlerà spagnolo a meno che qualcuno non vi ponga una pezza. Di questo passo vedrete che anche le gloriose Ferrovie dello Stato correranno presto su binari esteri, ma non perché percorreranno tratte passeggeri o commerciali ma perché qualcuno se le venderà al miglior offerente, oppure a qualcuno che gli darà una bella mancia da spendersi in megaville in paradisi fiscali o meno. Che pena povera Italia!
Cosa si sta aspettando? Gettiamo alle ortiche il Paese invece che amministratori strapagati e corrotti? Magari anche solo incapaci, che quando andranno in pensione riceveranno tanti di quei soldi da assicurare il benessere delle loro generazioni future per decenni. Invece tanti, troppi pensionati che a loro tempo si erano tirati su le maniche per ricostruire un Paese uscito martoriato da una guerra (disgraziata come colui che l'aveva voluta) campano, si fa per dire, con meno di 500 euro al mese. Ma non si vergognano lor signori?
Nemmeno una legge elettorale giusta riescono a promulgare. Per forza, in molti perderebbero il «cadreghino» e sicuramente le loro grasse terga non si poserebbero mai più sul velluto rosso del Senato. Quale legge elettorale quindi! Finché la barca va, lasciala andare, pare si sussurrino l'un l'altro. Intanto davvero la barca va alla deriva e noi rimarremo naufraghi per negligenze di nocchieri alla Schettino! Solo che i morti saranno molti di più di quei poveretti della Concordia.
Perché quindi non si proibisce alle aziende di espatriare? E' questa la libertà? Smembrare le forze produttive del Paese non mi sembra una grande idea. Quanti posti di lavoro sono andati perduti perché l'industriale, «il sciur padrun», guadagnava troppo poco? Perché non porre un ricco dazio sulle merci che andava a produrre fuor dei patri confini quando poi le importava in Italia? Almeno si sarebbero pagate le migliaia di ore di cassa integrazione agli operai che «il sciur padrun» aveva messo sul lastrico. Mai pensato a una cosa del genere, cari cervelloni economisti da strapazzo? Ci vuole il conto della serva a darvi una dritta? Ma andate a casa che sarà meglio per tutti!
di Silvio Foini
Era cominciato qualche anno fa: un'azienda, per abbattere i costi, se ne era andata in un altro paese. A questa ne era seguita un'altra, e poi un'altra ancora. Quel che era strano era che i governi non si preoccupassero della diaspora: “Ma sì, vai vai povero untorello, non sarai tu che spianti Milano” (tanto per ricordare un grande italiano, un milanese che amava scrivere in un passato periodo buio in cui la si faceva l'Italia!). Ora invece, sul modello della tela di Penelope, non la si rifà. La si disfa e basta. Ma Ulisse stavolta non credo tornerà a fare giustizia dei «porci» Sì, dei porci, avete letto bene, non é un errore di battitura. I porci che se la sono divorata in un quarto di secolo lasciando solo le ossa. Altro che Res Publica! Res propria! A noi invece le tasse. Tante. L'emorragia pare inarrestabile e non se ne vanno dal paese dittarelle ma colossi portanti di quella che era stata un'economia di tutto rispetto. Alitalia vola in Francia, Telecom parlerà spagnolo a meno che qualcuno non vi ponga una pezza. Di questo passo vedrete che anche le gloriose Ferrovie dello Stato correranno presto su binari esteri, ma non perché percorreranno tratte passeggeri o commerciali ma perché qualcuno se le venderà al miglior offerente, oppure a qualcuno che gli darà una bella mancia da spendersi in megaville in paradisi fiscali o meno. Che pena povera Italia!
Cosa si sta aspettando? Gettiamo alle ortiche il Paese invece che amministratori strapagati e corrotti? Magari anche solo incapaci, che quando andranno in pensione riceveranno tanti di quei soldi da assicurare il benessere delle loro generazioni future per decenni. Invece tanti, troppi pensionati che a loro tempo si erano tirati su le maniche per ricostruire un Paese uscito martoriato da una guerra (disgraziata come colui che l'aveva voluta) campano, si fa per dire, con meno di 500 euro al mese. Ma non si vergognano lor signori?
Nemmeno una legge elettorale giusta riescono a promulgare. Per forza, in molti perderebbero il «cadreghino» e sicuramente le loro grasse terga non si poserebbero mai più sul velluto rosso del Senato. Quale legge elettorale quindi! Finché la barca va, lasciala andare, pare si sussurrino l'un l'altro. Intanto davvero la barca va alla deriva e noi rimarremo naufraghi per negligenze di nocchieri alla Schettino! Solo che i morti saranno molti di più di quei poveretti della Concordia.
Perché quindi non si proibisce alle aziende di espatriare? E' questa la libertà? Smembrare le forze produttive del Paese non mi sembra una grande idea. Quanti posti di lavoro sono andati perduti perché l'industriale, «il sciur padrun», guadagnava troppo poco? Perché non porre un ricco dazio sulle merci che andava a produrre fuor dei patri confini quando poi le importava in Italia? Almeno si sarebbero pagate le migliaia di ore di cassa integrazione agli operai che «il sciur padrun» aveva messo sul lastrico. Mai pensato a una cosa del genere, cari cervelloni economisti da strapazzo? Ci vuole il conto della serva a darvi una dritta? Ma andate a casa che sarà meglio per tutti!
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Sono presenti 14 commenti
Hai perfettamente ragione , concordo tutta la tua analisi , rimane il rammarico di non poter fare nulla ,come cittadini , se non cercare di convincere ( ma come ! ) chi ha ancora gli occhi offuscati da tanta propaganda!!!!
Ma dove sono andati a scuola questi grandi economisti? Da Monti forse? Qui non ci salviamo più!
Roba da pazzi! Ci aumentano iva e benzina. Ma nn sanno che nn ci abbiamo più soldi? Dobbiamo uscire dall'euro subito!
Probabile ritorno al voto. Non cambierà nulla ancora una volta. O meglio, peggiorerà tutto. Siamo come la Grecia. Che fare? Speriamo che il PDL ci ripensi e non sfasci tutto.
Antonio
E insieme all'Italia hanno rotto anche noi! Se si va la voto io voto 5 stelle. Più comici siamo meglio sarà. Almeno faremo ridere e nn pena!
Samuele
purtroppo ora si piange e si muore che dire ancora? Questi giochi pseudo politici economici a livello globale hanno scatenato la terza guerra mondiale e vincono gli stati più forti prevaricando e sottomettendo i deboli .di ciò dobbiamo ringraziare sopratutto il passato governo prodi e compani e questi sono gli amari frutti
Sicuramente Prodi ci ha messo nei guai. L'Euro per noi non andava bene e non andrà mai bene.
Spiacente signori ma per salvarci dobbiamo tornare all'econmia curtense
L'Italia si era rotta ma oggi si é AGGIUSTATA il Berlusca ha mollato l'osso! Dai Letta, tira avanti.
Angelo.
finche ci sarà in Italia gente ottusa e pregna di odio sociale come te non mi meravglia affatto dello stato vergognoso attuale in cui versiamo!Letta sta tirando sì,ma a ritroso,nel baratro e, come un bravo alunno, sta eseguendo i compiti dell'UE FREGANDOSENE DELLE SORTI DEL PAESE. che ha perso purtroppo la sua identità e la propria autonomia nazionale . Sei davvero sicuro che il Presidente Berlusconi abbia mollato? Non ne sarei troppo sicuro!
Aggiungo una postilla al mio commento di cui sopra:visto il tuo incitamento a Letta ad andare avanti, vuoi ancora altre tasse?Non ti bastano tutte quelle già approvate persino la carognata dell'IVA? Evidentemente te la passi così bene da non preoccupartene
Non direi! Ma visto come stanno le cose, certamente Berlusconi nn può fare molto. Pure io sono del pdl ma adesso bisogna remare insieme per l'Italia. Ormai il nostro l'han silurato e l'aspettan altri processi. Spero solo che questo governaccio riesca a fare qualcosa oltre che mettere tasse! Caro mio di sopra, siamo alla frutta!
L'anima e la linfa vitale del centrodestra appartengono a colui che è stato così vigliaccamente oltraggiato e colpito ,cioè il Presidente Berlusconi che nonostante tutto ciò che conseguirà resterà il motore portante di una parte di cittadini che ancora confidano in Lui e non gli volteranno le spalle !Si può fare tanto anche se non si è più senatori! Spero solo che la sua coalizione resti compatta e non presti il fianco stupidamente al gioco sporco del centrsinistra!
Molto bello quel LUI maiuscolo. Ce ne fossero tanti! Cmq tutti gli uomini importanti destano gelosie.
Berlusconi for ever!
Riforja della Costituzione necessaria. Va bene amnistia e indulto ma nn per Berlusconi. E'finita un'epoca. Basta per sempre! Faccia il pensionato che é l'ora.
Ivan
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