lunedì, ottobre 21, 2013
“Alla luce dei tuoi occhi, guarire l’amore attraverso lo sguardo” è il titolo dell’ultimo libro di suor Roberta Vinerba, per i tipi di Cittadella Editrice. Un modo nuovo e originale di ‘guarigione’ attraverso lo sguardo.

di Monica Cardarelli

“Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò”. Queste parole dell’evangelista Marco che raccontano l’incontro di Gesù con il giovane ricco mi hanno sempre toccato profondamente (Mc 10, 17-22). Non solo per la bellezza e l’ingenuità del giovane che sembra quasi non rendersi conto di cosa gli stia succedendo, ma soprattutto per la risposta di Gesù, non solo a parole, ma con lo sguardo. È attraverso quello sguardo che Gesù lo amò ed è sempre con lo sguardo fisso su ognuno di noi che ci ama.

Proprio da questo presupposto si sviluppa il lavoro di suor Roberta Vinerba, dalla consapevolezza dell’amore di Dio per noi nel momento in cui posa il suo sguardo su di noi, uno sguardo che genera amore, relazioni; da questo momento si comprende l’importanza dello sguardo, l’azione salvifica ma anche terribile che può avere nella vita delle persone sia nel rapporto di fede con Dio che nelle relazioni. Ecco allora che possiamo porci degli interrogativi: come mi guardo io, qual è il mio sguardo su me stessa? Quale lo sguardo di mia madre, dei miei genitori, e quale sguardo ho io nei confronti degli altri? Con quali occhi li guardo e come percepisco il loro sguardo su di me?

Lo sguardo dell’altro ti costituisce a volte: è così per lo sguardo di Dio che crea in noi un’identità, ma può esserlo anche nei confronti di un genitore o un coniuge che guarda in modo sbagliato l’altro tanto da condizionarlo nella percezione di se stesso. Perché lo sguardo puro, pulito e senza secondi fini rimanda sempre all’accoglienza di una persona verso qualcosa o qualcuno che resta nella persona stessa.

Il libro “Alla luce dei tuoi occhi” nasce da una conferenza che la stessa autrice ha tenuto ad un gruppo di genitori e coniugi. La sua impostazione della relazione, che partiva proprio dallo sguardo tra loro e con e verso il Signore, l’ha spinta a trasformare questo suo incontro in un libro. In questo testo vengono raccontate storie diverse, dal coniuge tradito alla donna che non riesce a lasciare l’amante o alla ragazza che non riesce a perdonare la madre e a sentirsi amata: storie semplici, comuni, la vita. La cosa più importante in queste pagine, è il fatto che sia la narrazione che le parole sono mirate al rispetto della persona e del suo mondo. Non si tratta di “casi” da analizzare e da studiare o di ricette pronte da suggerire ma di incontri. Tutto nasce da un incontro, come Gesù incontrò il giovane ricco, in questo caso dagli incontri dell’autrice con tante persone che “casualmente” l’hanno contattata, e a loro volta le loro storie portano dentro tanti incontri.

Leggendo “Alla luce dei tuoi occhi”, ci si imbatte in percorsi tortuosi e difficili, in cui suor Vinerba ci accompagna, affiancando così la vita di tanti fratelli e sorelle e condividendo con loro le difficoltà e le sofferenze che possono anche essere state condivise. Queste pagine ci aiutano a considerare lo sguardo come elemento di una relazione: specchio dell’anima e allo stesso tempo elemento di corporeità e di relazione. “Nello sguardo è racchiuso il modo di porsi degli altri nei nostri confronti e il nostro nei loro. (…) come l’occhio semplice rende il corpo luminoso perché lascia passare la luce (Cfr. Mt 6,22), l’occhio opaco rende tenebroso l’interno del corpo perché sbarra la luce (Cfr. Mt 6,23). Allo stesso modo potremmo dire che, se spiritualmente siamo nelle tenebre, tutto quello su cui si poserà l’occhio del cuore diventerà tenebra e anche lo sguardo del corpo, quello che posiamo sugli altri, sarà pervertito.” Nei capitoli in cui è suddiviso questo testo viene proposto un percorso che, attraverso la sguardo, ci porta a una maggiore consapevolezza della nostra identità di figli di Dio, fratelli di Cristo e tra di noi. Così, dallo sguardo di Dio che genera vita si arriva allo sguardo opaco che a volte caratterizza le nostre relazioni per giungere allo sguardo di Gesù nei Vangeli che ci aiuta a capire il suo sguardo per noi, qui ed ora, uno sguardo di amore incondizionato, che ci ama così come siamo con i nostri limiti e i nostri difetti, per concludere con lo sguardo nuovo e rinnovato di due coniugi che possono finalmente vedersi e amarsi, guardarsi e ri-innamorarsi.

Un libro difficile da raccontare a parole perché semplice e diretto nell’impatto emotivo, affettivo e spirituale che crea nel lettore. Ci si sofferma a leggere e rileggere le parole di “Alla luce dei tuoi occhi” per trovare le parole giuste ‘per me’ ora, soffermandosi con un sorriso su quelle pagine che erano ‘per me’ ieri.

“Il cammino della fede è sempre aperto, è un pellegrinaggio che in questa vita non ha mai termine perché ogni giorno siamo sfidati dalla storia a vedere Gesù come nelle gioie così nei dolori, come nell’evidenza consolatoria di un amore che regge, così nel dramma di una storia che si spezza. Ogni mattina al risveglio dobbiamo metterci, come mendicanti, a chiedere a Dio la grazia di ricominciare perché quello quello che abbiamo vissuto ieri, era per ieri, appunto. L’oggi chiede un ricominciamento, al modo di Bartimeo, fatto di preghiera, di ascolto, di celebrazione.”


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