P. Rabin Rai invita i fedeli a combattere le diseguaglianze: "I ragazzi e i loro genitori usino il messaggio di Dio per evitare ogni forma di oppressione e ingiustizia”. Tutte le chiese del Paese si uniscono all’appello del parroco di Kathmandu.
Asianews - "Ci stiamo impegnando per ridurre il divario tra ricchi e poveri, tra nepalesi istruiti e analfabeti, tra i cittadini che sono ascoltati e coloro che non hanno voce". Le parole pronunciate il 29 settembre scorso da p. Rabin Rai, parroco di Kathmandu, si rivolgono soprattutto ai giovani come strumento di cambiamento, seguendo la linea dettata da Papa Francesco nel luglio scorso a Rio de Janeiro, in occasione dell'ultima Giornata mondiale della Gioventù.
P. Rabin Rai è sacerdote presso la cattedrale di Assumption (Kathmandu), la più antica del Paese. In occasione della celebrazione, di fronte a una folla di fedeli, ha parlato della fede e della devozione al Signore come "gli unici mezzi in nostro possesso per superare le discriminazioni che frammentano la società". E ha aggiunto: "Chiedo a tutti i giovani e ai loro genitori di utilizzare il messaggio di Dio per evitare ogni forma di oppressione e ingiustizia".
Il giorno precedente, nella stessa cattedrale, si è tenuto un incontro tra i ragazzi della parrocchia e i leader del movimento cattolico giovanile asiatico. La maggior parte dei dibattiti si è focalizzata sulla vita dei cattolici e sul ruolo all'interno della società.
La comunità cattolica nepalese conta oltre 8mila fedeli e il loro numero è in continua crescita. Le missioni della Chiesa locale sono attive soprattutto nel campo dell'educazione, dell'assistenza sociale e della sanità. P. Rai ha chiesto ai propri parrocchiani di "tenere sempre con sé una Bibbia e una croce al fine di trasmettere la parola di Dio e combattere le diseguaglianze". Tutte le chiese del Paese prevedono di aderire a questa missione durante il mese del Rosario (Ottobre).
Asianews - "Ci stiamo impegnando per ridurre il divario tra ricchi e poveri, tra nepalesi istruiti e analfabeti, tra i cittadini che sono ascoltati e coloro che non hanno voce". Le parole pronunciate il 29 settembre scorso da p. Rabin Rai, parroco di Kathmandu, si rivolgono soprattutto ai giovani come strumento di cambiamento, seguendo la linea dettata da Papa Francesco nel luglio scorso a Rio de Janeiro, in occasione dell'ultima Giornata mondiale della Gioventù.
P. Rabin Rai è sacerdote presso la cattedrale di Assumption (Kathmandu), la più antica del Paese. In occasione della celebrazione, di fronte a una folla di fedeli, ha parlato della fede e della devozione al Signore come "gli unici mezzi in nostro possesso per superare le discriminazioni che frammentano la società". E ha aggiunto: "Chiedo a tutti i giovani e ai loro genitori di utilizzare il messaggio di Dio per evitare ogni forma di oppressione e ingiustizia".
Il giorno precedente, nella stessa cattedrale, si è tenuto un incontro tra i ragazzi della parrocchia e i leader del movimento cattolico giovanile asiatico. La maggior parte dei dibattiti si è focalizzata sulla vita dei cattolici e sul ruolo all'interno della società.
La comunità cattolica nepalese conta oltre 8mila fedeli e il loro numero è in continua crescita. Le missioni della Chiesa locale sono attive soprattutto nel campo dell'educazione, dell'assistenza sociale e della sanità. P. Rai ha chiesto ai propri parrocchiani di "tenere sempre con sé una Bibbia e una croce al fine di trasmettere la parola di Dio e combattere le diseguaglianze". Tutte le chiese del Paese prevedono di aderire a questa missione durante il mese del Rosario (Ottobre).
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