Sarà possibile realizzare una pala eolica di piccole dimensioni in grado di essere inserita nel territorio senza che provochi un impatto paesaggistico giudicabile come negativo?  

GreenReport - L’Enel green power ci prova attraverso l’aiuto di un archistar come Renzo Piano. Il prototipo (nella foto) della pala minieolica progettata dal famoso architetto e sviluppata in collaborazione con Egp, è entrata in fase di test nel campo prova di Molinetto di Pisa, dove ha sede anche il centro ricerche di Enel. La struttura della pala è estremamente sottile, bipala e dunque meno visibile delle tradizionali tripale, con il nuovo aerogeneratore che è difficile da scorgere nel paesaggio e contemporaneamente sta dimostrando di essere in grado di funzionare anche con venti di bassa intensità. Inoltre nei casi di assenza totale di vento, la pala è in grado di mimetizzarsi ancora di più con l’ambiente circostante riducendosi a una sottile linea verticale data dalla torre, alta 20 metri e con un diametro di 35 cm, e dalle due pale verticali, il cui diametro non supera i 16 metri, allineate e a bandiera.

Il prototipo testato a Pisa, ha prodotto in due mesi oltre 1200 chilowattora, che sono stati immessi nella rete di distribuzione. «La nuova pala minieolica rientra nella strategia per l’innovazione di Egp che punta all’implementazione delle performance di tutte le tecnologie rinnovabili, migliorandone la disponibilità e mitigando gli effetti collegati all’intermittenza, ad una sempre maggiore integrazione delle risorse rinnovabili in contesti fortemente antropizzati, grazie all’utilizzo di macchine di dimensioni ridotte e di basso impatto visivo, nonché all’integrazione architettonica, all’impiego di risorse rinnovabili a oggi non utilizzate, così da garantire maggiore disponibilità di energia elettrica anche in siti remoti quali le isole» hanno dichiarato da Egp.

La produzione in serie per il mercato italiano sarà sviluppata al termine di questa fase di test, che andrà avanti per alcuni mesi.