lunedì, ottobre 28, 2013
L'invidia è una buona stoffa per confezionare una spia (Victor Hugo)

da "De Docta Ignorantia" di Danilo Stefani

Datagate: l’operosità dello spionaggio americano si dimostra sempre più inquietante. Obama sapeva o non sapeva? Se non sapeva, che dire dell’uomo più potente del mondo non informato su un’attività portata avanti per anni anche nei riguardi degli stessi alleati Usa? Una figura barbina. Se invece Obama ne era a conoscenza, ne esce danneggiata la sua immagine e la sua affidabilità. Di certo nei servizi segreti americani si accendono spie da tutte le parti.

Barack Obama dovrebbe imparare dai nostri servizi segreti, che di fronte alle rivelazioni sull’attività della Nsa in Italia – 46 milioni di telefonate spiate in un mese, secondo il sito Cryptome – comunica di “non avere evidenze” e che, comunque, “tra monitoraggio e spionaggio c’è differenza” (come se monitorare l’attività di qualcuno non fosse sinonimo di spiare). Quando i nostri servizi non sono “deviati”, sono incomprensibili: un modo efficacie per tenere i segreti.

L’enigmistica è una buona stoffa per confezionare una spia, made in Italy.

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