È salito a 195 il numero delle vittime accertate nel naufragio del barcone affondato davanti all’Isola dei Conigli a Lampedusa, dopo che i sommozzatori hanno recuperato in mare i corpi di altre 74 persone.
Misna - I sommozzatori sono stati coadiuvati nelle ricerche in mare da robot che in acqua hanno fatto rilievi sull’assetto della barca. Inoltre si sta valutando se la struttura del barcone di legno possa reggere la risalita in superficie. L’imbarcazione dovrebbe essere sollevata da palloni gonfi d’aria. Il primo cittadino Giusi Nicolini conferma la strategia scelta per il recupero del relitto: “Se tutto andrà bene, già oggi il barcone sarà portato in superficie con il suo carico di morte”.
Ad impartire la benedizione alle salme è stato monsignor Krajewski, incaricato da Papa Francesco di portare all’isola la sua solidarietà, e di individuare le esigenze umanitarie. In questo senso, preoccupa il centro di prima accoglienza, in cui si trovano più di 950 persone, ma che potrebbe ospitarne solo 250.
Sabato le bare delle 111 vittime fino ad allora recuperate, erano state allineate nell’hangar dell’aeroporto del’isola, per una cerimonia di commemorazione a cui ha preso parte il presidente della Camera Laura Boldrini e molti dei superstiti al naufragio, mentre sulla vicenda non accennano a stemperarsi le polemiche. Da un lato sui soccorsi, che per alcuni testimoni, sono stati ritardati da burocrazia e dall’eccessiva cautela della Capitaneria di Porto. Dall’altro per le indagini, condotte dalla Procura di Agrigento.
È stato infatti confermato che saranno iscritti sul registro degli indagati i 152 immigrati sopravvissuti al naufragio. Il procedimento di iscrizione nel registro degli indagati degli extracomunitari che entrano in Italia senza permesso è, infatti, automatico: lo prevede una modifica introdotta nel 2009 alla legge sull’immigrazione che ha istituito il reato di clandestinità, punibile con una multa di 5000 euro. La contestazione non sarà mossa ai minorenni.
Misna - I sommozzatori sono stati coadiuvati nelle ricerche in mare da robot che in acqua hanno fatto rilievi sull’assetto della barca. Inoltre si sta valutando se la struttura del barcone di legno possa reggere la risalita in superficie. L’imbarcazione dovrebbe essere sollevata da palloni gonfi d’aria. Il primo cittadino Giusi Nicolini conferma la strategia scelta per il recupero del relitto: “Se tutto andrà bene, già oggi il barcone sarà portato in superficie con il suo carico di morte”.
Ad impartire la benedizione alle salme è stato monsignor Krajewski, incaricato da Papa Francesco di portare all’isola la sua solidarietà, e di individuare le esigenze umanitarie. In questo senso, preoccupa il centro di prima accoglienza, in cui si trovano più di 950 persone, ma che potrebbe ospitarne solo 250.
Sabato le bare delle 111 vittime fino ad allora recuperate, erano state allineate nell’hangar dell’aeroporto del’isola, per una cerimonia di commemorazione a cui ha preso parte il presidente della Camera Laura Boldrini e molti dei superstiti al naufragio, mentre sulla vicenda non accennano a stemperarsi le polemiche. Da un lato sui soccorsi, che per alcuni testimoni, sono stati ritardati da burocrazia e dall’eccessiva cautela della Capitaneria di Porto. Dall’altro per le indagini, condotte dalla Procura di Agrigento.
È stato infatti confermato che saranno iscritti sul registro degli indagati i 152 immigrati sopravvissuti al naufragio. Il procedimento di iscrizione nel registro degli indagati degli extracomunitari che entrano in Italia senza permesso è, infatti, automatico: lo prevede una modifica introdotta nel 2009 alla legge sull’immigrazione che ha istituito il reato di clandestinità, punibile con una multa di 5000 euro. La contestazione non sarà mossa ai minorenni.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.