Seminario di studio sull’Iniziazione cristiana dell'Azione Cattolica dei Ragazzi
Con il seminario di studio in programma questo fine settimana a Bari, prosegue (dopo gli appuntamenti di San Benedetto del Tronto e Padova) il percorso di riflessione e di approfondimento che l’Azione Cattolica dei Ragazzi (Acr) dedica all’Iniziazione cristiana. Dopo aver analizzato il ruolo della comunità e del catechista/educatore, si centrerà l’attenzione sulla dimensione esperienziale della catechesi. L’Azione Cattolica tutta già nel suo percorso di rinnovamento culminato con lo Statuto del 1969 e l’ideazione dell’Acr ha intuito e fatta propria la dimensione esperienziale, come caratteristica fondante della sua missione di accompagnamento dei piccoli all’incontro con Cristo. Dopo oltre quarant’anni di “attività sul campo”, l’Azione Cattolica dei Ragazzi con il seminario “La giusta esperienza”. La fede, la catechesi, la vita intende rileggere i passaggi fondamentali di questo percorso educativo, i nodi cruciali dell’attenzione formativa, le scelte di fondo che hanno reso concreta la scelta esperienziale fatta.
Per i 300 educatori provenienti da tutta Italia, il seminario sarà inoltre l’occasione per riflettere su come la dimensione esperienziale, da sempre cuore della proposta formativa dell’Acr, sia stata percepita e accolta, su come le scelte di fondo siano diventate patrimonio di tutta la comunità ecclesiale.
Il punto di partenza è e resta il bambino e il ragazzo, la sua voglia di stare al mondo e di scoprirlo, il suo desiderio di conoscere con gli strumenti che gli sono propri; perché sia lui il vero protagonista dell’incontro che la catechesi favorisce e accompagna.
Lo sguardo con cui il bambino e il ragazzo guardano alla vita intende essere per l’Acr lo sguardo con cui la proposta formativa costruisce un percorso di crescita. Un percorso dove fede e vita possano incontrarsi e divenire l’una specchio per l’altra.
I lavori del seminario inizieranno sabato 23 pomeriggio con “Bambini e ragazzi capaci di Dio”, un’attenta riflessione sul percorso e sui momenti cruciali della scelta esperienziale, e su come questa attenzione si è tradotta nei cammini formativi e nel dibattito della Chiesa.
Gli interventi di Massimo Diana, scrittore e filosofo, e don Claudio Nora, sacerdote della diocesi di Milano e già assistente nazionale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, aiuteranno a mettere in luce le caratteristiche emotive, cognitive, di pensiero che permettono al bambino e al ragazzo di vivere un’esperienza di fede e di incontro autentici. Attenzione sarà dedicata anche alla comunità educante (famiglia, adulti, gruppo dei pari) e al ruolo che questa può esercitare nel percorso di fede.
Domenica 24 mattina, “Per una catechesi che incontra la vita”, don Paolo Sartor, dell’Ufficio Catechistico Nazionale, e Teresa Borrelli, responsabile nazionale dell’Acr analizzeranno l’attuale situazione della catechesi italiana, le priorità e i nuovi strumenti per rendere vita la catechesi.
Con il seminario di studio in programma questo fine settimana a Bari, prosegue (dopo gli appuntamenti di San Benedetto del Tronto e Padova) il percorso di riflessione e di approfondimento che l’Azione Cattolica dei Ragazzi (Acr) dedica all’Iniziazione cristiana. Dopo aver analizzato il ruolo della comunità e del catechista/educatore, si centrerà l’attenzione sulla dimensione esperienziale della catechesi. L’Azione Cattolica tutta già nel suo percorso di rinnovamento culminato con lo Statuto del 1969 e l’ideazione dell’Acr ha intuito e fatta propria la dimensione esperienziale, come caratteristica fondante della sua missione di accompagnamento dei piccoli all’incontro con Cristo. Dopo oltre quarant’anni di “attività sul campo”, l’Azione Cattolica dei Ragazzi con il seminario “La giusta esperienza”. La fede, la catechesi, la vita intende rileggere i passaggi fondamentali di questo percorso educativo, i nodi cruciali dell’attenzione formativa, le scelte di fondo che hanno reso concreta la scelta esperienziale fatta.
Per i 300 educatori provenienti da tutta Italia, il seminario sarà inoltre l’occasione per riflettere su come la dimensione esperienziale, da sempre cuore della proposta formativa dell’Acr, sia stata percepita e accolta, su come le scelte di fondo siano diventate patrimonio di tutta la comunità ecclesiale.
Il punto di partenza è e resta il bambino e il ragazzo, la sua voglia di stare al mondo e di scoprirlo, il suo desiderio di conoscere con gli strumenti che gli sono propri; perché sia lui il vero protagonista dell’incontro che la catechesi favorisce e accompagna.
Lo sguardo con cui il bambino e il ragazzo guardano alla vita intende essere per l’Acr lo sguardo con cui la proposta formativa costruisce un percorso di crescita. Un percorso dove fede e vita possano incontrarsi e divenire l’una specchio per l’altra.
I lavori del seminario inizieranno sabato 23 pomeriggio con “Bambini e ragazzi capaci di Dio”, un’attenta riflessione sul percorso e sui momenti cruciali della scelta esperienziale, e su come questa attenzione si è tradotta nei cammini formativi e nel dibattito della Chiesa.
Gli interventi di Massimo Diana, scrittore e filosofo, e don Claudio Nora, sacerdote della diocesi di Milano e già assistente nazionale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, aiuteranno a mettere in luce le caratteristiche emotive, cognitive, di pensiero che permettono al bambino e al ragazzo di vivere un’esperienza di fede e di incontro autentici. Attenzione sarà dedicata anche alla comunità educante (famiglia, adulti, gruppo dei pari) e al ruolo che questa può esercitare nel percorso di fede.
Domenica 24 mattina, “Per una catechesi che incontra la vita”, don Paolo Sartor, dell’Ufficio Catechistico Nazionale, e Teresa Borrelli, responsabile nazionale dell’Acr analizzeranno l’attuale situazione della catechesi italiana, le priorità e i nuovi strumenti per rendere vita la catechesi.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.