Il progetto prevede fino a nove modelli diversi che potranno essere montati e smontati a scelta del cliente
Il primo progetto di auto elettrica intercambiabile, riciclabile, ecologica ed economica è nato qui in Italia. Per la precisione nel cuneese, dove un imprenditore locale ha avuto una brillante idea ed ora si appresta a realizzare il suo sogno. Imprenditoriale e non solo. Antonio Bertolotto, ricercatore autodidatta e inventore di decine di brevetti, produce da anni energia verde di filiera presso la sua azienda leader nel settore. Ora, grazie all’esperienza e alla professionalità maturate, ha deciso di passare dalla produzione di energia verde “fissa” ad energia in “movimento”. Ecco quindi nascere il progetto “SONITA” (guarda il video).
Sonita è l’acronimo composto dalle parole “Sono Italiano”, inteso come “Io sono Italiano e voglio portare la mia italianità nel mondo, italianità positiva del saper fare con ricadute positive sull’ ambiente e nel sociale”. Un progetto molto ambizioso, soprattutto in questo periodo di forte crisi dove le aziende, piuttosto che investire, sono costrette a contenere i costi tagliando sulle spese o riducendo il personale. Ma il progetto di Bertolotto è molto concreto e studiato fin nei mini particolari e merita quindi la giusta attenzione.
Innanzitutto sarà una produzione completamente italiana: progettazione, produzione, assemblaggio, design, tutto rigorosamente nel segno del tricolore. La squadra di lavoro, oltre che italianissima, sarà composta da personale qualificato ma a basso costo, grazie al coinvolgimento di tecnici in pensione o che hanno perso il lavoro a causa della crisi. Quindi, personale con grande esperienza e forti motivazioni. Inoltre, a questi sarà affidata anche la formazione di un giovane per un programma triennale.
Entriamo ora però nel dettaglio della vettura, recentemente presentata al Salone delle Energie Rinnovabili, nel Principato di Monaco, alla presenza del principe Alberto II. La Sonita sarà un veicolo elettrico dedicato al lavoro e/o al tempo libero, sarà leggero, robusto ed economico (il costo dovrebbe aggirarsi sui 20 mila euro). Ancora è solo un prototipo ma potrebbe essere prodotto in ben nove versioni diverse già a partire dal 2014. Ed è proprio qui che potrebbe nascondersi la chiave del successo di questo progetto. Grazie ad uno studio accuratissimo, la Sonita potrà essere trasformata in varie versioni completamente diverse tra loro grazie a pochi componenti e con costi bassissimi. Si parla addirittura di “fai da te” nel montaggio, a testimonianza della facilità con cui potrà essere trasformata. City car, Van, Taxi, Summer, Sport, Pick-up, Bi-van, 4x4, Mini-tir: ben nove versioni ma con un’unica struttura di base.
La piccola vettura elettrica italiana ha anche l’ambizione di essere ancor più ecologica delle auto elettriche attualmente prodotte. Infatti, secondo i suoi progettisti, non inquinerà già nella fase costruttiva (grazie all’utilizzo di componenti dal semplice montaggio) riducendo in questo modo la produzione di CO2. Inoltre, tutti i materiali con cui sarà realizzata saranno riciclabili al 100%. Parte della componentistica proviene da pezzi già presenti sul mercato che non necessitano, quindi, di nuovi stampi. In questo modo si porterà un ulteriore contributo alla causa ambientale: minor inquinamento in fabbrica, minor produzione di CO2 e un miglior utilizzo delle risorse. Oltre, ovviamente, ad una riduzione dei costi complessivi a tutto vantaggio dell’utente finale.
Degno di nota anche il cuore elettrico della piccola vettura. Numerose ed originali le soluzioni per recuperare o produrre energia elettrica. Ogni modello avrà le parti esposte al sole dotate di pannello fotovoltaico incorporato. Inoltre, sarà presente anche un minieolico che consentirà di produrre piccole quantità di energia in movimento. I freni incorporano dei mini-generatori in modo da produrre energia ad ogni frenata. Tutti accorgimenti che aiuteranno le batterie a mantenere il più a lungo possibile la loro carica. E proprio queste ultime saranno al litio di ultima generazione con tempi di ricarica molto bassi. Per concludere in bellezza, la Sonita verrà venduta con assicurazione RC e copertura cristalli già compresa nel prezzo per il primo anno.
Insomma, chi non vorrebbe veder realizzato un progetto tanto lodevole, eco-compatibile e politicamente corretto? Il progetto Sonita merita di ritagliarsi un suo spazio all’interno del difficile mercato dei veicoli elettrici, ancora alle prese con costi di produzione troppo elevati per poter offrire oggi prodotti a basso prezzo. Lo merita perché è ambizioso e coraggioso. Ma anche perché è frutto di uno studio molto accurato con alle spalle un’equipe di livello. E se ciò non bastasse, lo merita anche solo per il fatto di essere italiano al 100%. Campanilismo a parte.
di Davide Bianchino
Il primo progetto di auto elettrica intercambiabile, riciclabile, ecologica ed economica è nato qui in Italia. Per la precisione nel cuneese, dove un imprenditore locale ha avuto una brillante idea ed ora si appresta a realizzare il suo sogno. Imprenditoriale e non solo. Antonio Bertolotto, ricercatore autodidatta e inventore di decine di brevetti, produce da anni energia verde di filiera presso la sua azienda leader nel settore. Ora, grazie all’esperienza e alla professionalità maturate, ha deciso di passare dalla produzione di energia verde “fissa” ad energia in “movimento”. Ecco quindi nascere il progetto “SONITA” (guarda il video).
Sonita è l’acronimo composto dalle parole “Sono Italiano”, inteso come “Io sono Italiano e voglio portare la mia italianità nel mondo, italianità positiva del saper fare con ricadute positive sull’ ambiente e nel sociale”. Un progetto molto ambizioso, soprattutto in questo periodo di forte crisi dove le aziende, piuttosto che investire, sono costrette a contenere i costi tagliando sulle spese o riducendo il personale. Ma il progetto di Bertolotto è molto concreto e studiato fin nei mini particolari e merita quindi la giusta attenzione.
Innanzitutto sarà una produzione completamente italiana: progettazione, produzione, assemblaggio, design, tutto rigorosamente nel segno del tricolore. La squadra di lavoro, oltre che italianissima, sarà composta da personale qualificato ma a basso costo, grazie al coinvolgimento di tecnici in pensione o che hanno perso il lavoro a causa della crisi. Quindi, personale con grande esperienza e forti motivazioni. Inoltre, a questi sarà affidata anche la formazione di un giovane per un programma triennale.
Entriamo ora però nel dettaglio della vettura, recentemente presentata al Salone delle Energie Rinnovabili, nel Principato di Monaco, alla presenza del principe Alberto II. La Sonita sarà un veicolo elettrico dedicato al lavoro e/o al tempo libero, sarà leggero, robusto ed economico (il costo dovrebbe aggirarsi sui 20 mila euro). Ancora è solo un prototipo ma potrebbe essere prodotto in ben nove versioni diverse già a partire dal 2014. Ed è proprio qui che potrebbe nascondersi la chiave del successo di questo progetto. Grazie ad uno studio accuratissimo, la Sonita potrà essere trasformata in varie versioni completamente diverse tra loro grazie a pochi componenti e con costi bassissimi. Si parla addirittura di “fai da te” nel montaggio, a testimonianza della facilità con cui potrà essere trasformata. City car, Van, Taxi, Summer, Sport, Pick-up, Bi-van, 4x4, Mini-tir: ben nove versioni ma con un’unica struttura di base.
La piccola vettura elettrica italiana ha anche l’ambizione di essere ancor più ecologica delle auto elettriche attualmente prodotte. Infatti, secondo i suoi progettisti, non inquinerà già nella fase costruttiva (grazie all’utilizzo di componenti dal semplice montaggio) riducendo in questo modo la produzione di CO2. Inoltre, tutti i materiali con cui sarà realizzata saranno riciclabili al 100%. Parte della componentistica proviene da pezzi già presenti sul mercato che non necessitano, quindi, di nuovi stampi. In questo modo si porterà un ulteriore contributo alla causa ambientale: minor inquinamento in fabbrica, minor produzione di CO2 e un miglior utilizzo delle risorse. Oltre, ovviamente, ad una riduzione dei costi complessivi a tutto vantaggio dell’utente finale.
Degno di nota anche il cuore elettrico della piccola vettura. Numerose ed originali le soluzioni per recuperare o produrre energia elettrica. Ogni modello avrà le parti esposte al sole dotate di pannello fotovoltaico incorporato. Inoltre, sarà presente anche un minieolico che consentirà di produrre piccole quantità di energia in movimento. I freni incorporano dei mini-generatori in modo da produrre energia ad ogni frenata. Tutti accorgimenti che aiuteranno le batterie a mantenere il più a lungo possibile la loro carica. E proprio queste ultime saranno al litio di ultima generazione con tempi di ricarica molto bassi. Per concludere in bellezza, la Sonita verrà venduta con assicurazione RC e copertura cristalli già compresa nel prezzo per il primo anno.
Insomma, chi non vorrebbe veder realizzato un progetto tanto lodevole, eco-compatibile e politicamente corretto? Il progetto Sonita merita di ritagliarsi un suo spazio all’interno del difficile mercato dei veicoli elettrici, ancora alle prese con costi di produzione troppo elevati per poter offrire oggi prodotti a basso prezzo. Lo merita perché è ambizioso e coraggioso. Ma anche perché è frutto di uno studio molto accurato con alle spalle un’equipe di livello. E se ciò non bastasse, lo merita anche solo per il fatto di essere italiano al 100%. Campanilismo a parte.
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Sono presenti 4 commenti
Letto sulla carta sembra spettacolare, aspettiamo di vederla su strada a questo punto!
Se siete interessati alla mobilità elettrica dovete assolutamente visitare questo portale green www.iphevclub.it troverete molte informazioni per vivere e spostarvi in modo più sostenibile!
È vero! Se poi arriveranno altri investitori e le vendite andranno bene sin da subito è molto probabile che anche il prezzo scenderà rapidamente. E speriamo anche che arrivino presto dei VERI incentivi statali. Come in Francia, dove le auto elettriche stanno finalmente cominciando a decollare.
Grazie per il consiglio: sito bello e molto utile!
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