È stata approvata la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che autorizza l’intervento militare della Francia al fianco di una missione africana in Centrafrica. Il via libera giunge mentre a Bangui, nonostante il coprifuoco, sono segnalate violenze ed esecuzioni sommarie.
Misna - Nel testo, approvato all’unanimità, si sottolinea che i militari francesi potranno ricorrere “a tutte le misure necessarie per appoggiare” la Missione internazionale di sostegno al Centrafrica (Misca). Il mandato dei peacekeeper africani prevede la protezione dei civili, il ripristino della sicurezza e un impegno per favorire l’assistenza umanitaria. Dopo il via libera dell’Onu il contingente di Parigi potrebbe aumentare dagli attuali 250 uomini a circa 1200. La risoluzione dispone anche un embargo sulle armi nei confronti di Bangui e la creazione di una commissione che indaghi sulle violazioni dei diritti umani commesse in Centrafrica. Nel testo, infine, è prefigurata una trasformazione della Misca in una missione delle Nazioni Unite.
Il voto al Palazzo di Vetro di New York giunge dopo ore drammatiche a Bangui, caratterizzate da scontri armati e violenze in diverse zone della città. Secondo alcune fonti di stampa, all’interno di una moschea situata nel quartiere di Pk-5 e nelle strade circostanti sono stati ammassati i corpi senza vita di 80 persone. Altri testimoni riferiscono di una sessantina di vittime, in quelle che vengono descritte come esecuzioni sommarie legate allo scontro tra sostenitori e oppositori degli ex ribelli della coalizione Seleka autori del golpe di marzo.
Misna - Nel testo, approvato all’unanimità, si sottolinea che i militari francesi potranno ricorrere “a tutte le misure necessarie per appoggiare” la Missione internazionale di sostegno al Centrafrica (Misca). Il mandato dei peacekeeper africani prevede la protezione dei civili, il ripristino della sicurezza e un impegno per favorire l’assistenza umanitaria. Dopo il via libera dell’Onu il contingente di Parigi potrebbe aumentare dagli attuali 250 uomini a circa 1200. La risoluzione dispone anche un embargo sulle armi nei confronti di Bangui e la creazione di una commissione che indaghi sulle violazioni dei diritti umani commesse in Centrafrica. Nel testo, infine, è prefigurata una trasformazione della Misca in una missione delle Nazioni Unite.
Il voto al Palazzo di Vetro di New York giunge dopo ore drammatiche a Bangui, caratterizzate da scontri armati e violenze in diverse zone della città. Secondo alcune fonti di stampa, all’interno di una moschea situata nel quartiere di Pk-5 e nelle strade circostanti sono stati ammassati i corpi senza vita di 80 persone. Altri testimoni riferiscono di una sessantina di vittime, in quelle che vengono descritte come esecuzioni sommarie legate allo scontro tra sostenitori e oppositori degli ex ribelli della coalizione Seleka autori del golpe di marzo.
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