Medico inglese autografa la propria opera d’arte: sospeso!

di Silvio Foini

Simon Bramhall, eccellente chirurgo specializzato in trapianti di fegato, al suo rispettabile quattromillesimo intervento sul fegato dei sudditi di Sua Maestà Britannica ha deciso, e perché no, di autografare il suo ultimo capolavoro direttamente sull’organo trapiantato. Armato di una “penna” a gas argon ha inciso le proprie iniziali e quindi richiuso l’addome, certo che nessuno avrebbe mai veduto le due lettere incise. Si sa, gli inglesi, soprattutto i gentleman, hanno il pallino delle iniziali del loro nome e cognome su tutto: camice in primis, fazzoletti, mutande e altro. Paura di perdersi per le brumose lande di Camelot? Ma no, puro sfizio di distinzione e lignaggio.

Tornando al fatto, v’è da dire che il paziente “tatuato” ha poi avuto occorrenza di una “aggiustatina”. Il collega del nostro eccentrico Simon evidentemente è rimasto basito nel fare la scoperta e riaprendo lo sfortunato trapiantato ha gridato all’orrore! Il “Queen Elizabeth” di Birmingham, ospedale in cui lavora il dr. Simon, ha aperto una doverosa indagine sul suo medico (in forza all’ospedale da un decennio) per scoprire se ci sono anche altri pazienti “autografati”. Solo che l’operazione non è cosa facile, e così intanto ha provveduto alla sospensione dall’attività del “firmaiolo” con l’accusa di “errore medico”.

Fin qui tutto bene, ma io dico: se gli errori medici fossero soltanto questi,credo ne saremmo tutti quanti lieti e forse anche ilari, ma quando uno va in ospedale con le proprie gambe e ne esce in orizzontale, stretto in un grazioso e decorato cappottino in noce nazionale, la musica cambia!