lunedì, dicembre 16, 2013
Ieri pomeriggio l'esercito libanese ha aperto il fuoco lungo il confine uccidendo un soldato israeliano. Ancora poco chiare le dinamiche dell'accaduto. Tensione altissima  

NenaNews - Nuove tensioni al confine tra Libano e Israele. Nella serata di domenica, un soldato israeliano è rimasto ucciso sotto il fuoco delle forze armate libanesi all'altezza del valico di Ras Naqurah sul versante israeliano della Linea Blu, il confine tracciato tra i due stati dalle Nazioni Unite. Ancora poco chiare le dinamiche dell'accaduto. Secondo il canale televisivo al-Manar, all'origine dell'atto vi sarebbe stato il tentativo da parte delle forze israeliane di oltrepassare illecitamente il confine. Diversa la versione dell'esercito israeliano, secondo il quale la vittima si trovava invece su un veicolo civile semplicemente in marcia lungo il confine. «Un oltraggiosa violazione della sovranità di Israele», l'ha definita il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane Peter Lerner, annunciando un'intensificazione della presenza dei propri contingenti lungo il confine.

La conferma che l'omicidio sia avvenuto sul versate israeliano del confine è arrivata nella notte dal portavoce dell'UNIFIL Andrea Talenti, che ha comunque annunciato l'avvio di un'inchiesta per fare piena luce sull'accaduto. Indagini sono state annunciate anche dal Primo Ministro libanese Najib Miqati che, sempre nella notte, ha fatto sapere di essere stato informato dai vertici dell'esercito su quanto accaduto nel pomeriggio, riferendo il tutto al Coordinatore Speciale delle Naizoni Unite per il Libano Derek Plumbly. L'esercito libanese non ha tuttavia rilasciato dichiarazioni ufficiali.

Intanto al confine la tensione monta. Entrambi gli eserciti sono in stato d'allerta. Il corrispondente dell'Agenzia Nazionale di Informazione ha riferito di massicci voli di droni israeliani lungo la Linea Blu.

La giornata di domenica è stata una giornata da dimenticare per l'esercito libanese. Nella notte, due contingenti di stanza a Sidone sono stati attaccati in momenti diversi da un gruppo di ignoti con delle granate, con un bilancio finale di un morto e tre feriti per l'esercito, e di due morti (di cui uno suicida) tra gli attentatori. Tali attacchi non sono ancora stati rivendicati. Non si esclude che si possa trattare di soggetti vicini allo Shaikh salafita Ahmad al-Assir, che nel corso dell'estate scorsa aveva più volte attaccato le forze armate.


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