lunedì, dicembre 02, 2013
Sono almeno una decina le vittime accertate delle ultime ore di combattimenti a Tripoli, nel nord del Libano, la città che risente maggiormente dei contraccolpi della guerra nella vicina Siria.

Misna - Secondo fonti della sicurezza, almeno 49 feriti sono stati ricoverati negli ospedali locali, in seguito agli scontri a fuoco tra sostenitori e oppositori del governo di Damasco. Con la sua piccola, ma compatta comunità alawita – la setta a cui appartiene la famiglia del presidente siriano Bashar al Assad – e una folta maggioranza di abitanti sunniti, Tripoli si è contraddistinta fin dallo scorso anno come la città libanese a più alto rischio di ‘contagio’ delle violenze settarie che sconvolgono il paese confinante.

Come già accaduto in passato, i quartieri più coinvolti risultano essere quelli di Jabal Mohsen e Bab al Tabbaneh, dove nelle ultime ore si sono registrati diversi scontri a fuoco nonostante il dispiegamento di soldati dell’esercito regolare. A causa dell’insicurezza, le autorità hanno deciso che questa mattina le scuole resteranno chiuse, in attesa degli sviluppi delle prossime ore.

Come gi Il movimento sciita Hezbollah, che sostiene l’esercito siriano contro la ribellione armata, perlopiù sunnita, in Siria, ha smentito di aver inviato combattenti in supporto della comunità alawita di Jabal Mohsen.

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