mercoledì, dicembre 04, 2013
Un nuovo allarme sulla sorte di donne e di minori a rischio di abuso e sfruttamento è stato lanciato ieri negli Stati Uniti dal parlamentare repubblicano Chris Smith.

Misna - Smith, che ha guidato una delegazione di tre membri del Congresso nelle aree devastate l’8 novembre dal tifone Haiyan, ha aggiornato sulla situazione il sottocomitato per gli Affari esteri della Camera dei rappresentanti e sottolineato come siano ancora in molti, in particolare i più deboli, a rischiare abusi in una situazione non solo difficile sul territorio, ma complicata dalla separazione di molti nuclei familiari tra aree del paese anche molto distanti tra loro. Vi sarebbe, secondo Smith, il rischio concreto che, in particolare i minori, cadano vittime di trafficanti.

“I più vulnerabili sono coloro che possono avere perso la speranza con il tempo”, ha sottolineato il politico statunitense. Occorre per questo che si accentui l’attenzione verso coloro che possono approfittare della situazione di caos e garantire tutto il sostegno possibile alle potenziali vittime.

Un allarme che echeggia quello già lanciato dall’Unesco e anche dal dipartimento per gli Affari sociali e lo Sviluppo del governo filippino. Quelli che i mass media filippini definiscono “gli orfani di Yolanda” (Haiyan, secondo la classificazione internazionale) sarebbero secondo le fonti governative, nel mirino “di sciacalli che potrebbero sequestrarli a scopo di pedofilia o traffico di esseri umani”. Una prospettiva purtroppo non nuova in caso di calamità naturali e che si ripresenta anche nella devastazione delle aree centrali dell’arcipelago filippino dove sono poco meno di 8 milioni le donne e i bambini coinvolti dal disastro su quasi 14 milioni complessivi. Le autorità sono coscienti del rischio e hanno segnalato agli operatori umanitari “l’alto rischio del traffico di bambini” nelle zone devastate dove l’opera di soccorso è in pieno svolgimento ma dove appare sempre più grave l’estensione dei danni e delle conseguenze anche sociali.


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