L'Ad rimarrà fino al 2017. Scelta non dipende dalle tasse più basse. Alla fiera dell'auto presentate vetture di media taglia a basso consumo.
Detroit (WSI) - Fresco dall'accordo stretto tra Chrysler e Fiat con i sindacati del settore auto United Auto Workers (UAW) che ha permesso alla casa di Detroit di venire inglobata nel Lingotto, l'AD Sergio Marchionne ha confermato l'intenzione di spostare in Usa la sede mondiale del nuovo gruppo a due teste. Marchionne ha sottolineato ai microfoni dei giornalisti che la decisione è stata presa dal board del gruppo ma che "se si guarda oggettivamente alla questione" per definizione gli Stati Uniti hanno il diritto di ospitare Fiat-Chrysler".
I dirigenti di Fiat, che ha presentato vetture di media taglia e bassi consumi alla fiera dell'auto del Michigan, vogliono fare la scelta che ha più senso dal punto di vista finanziario. Verrà annunciata al Consiglio di Amministrazione il 29 gennaio.
In termi di tassazione, non farà molta differenza dove la società avrà il suo domicilio legale, perché la società fa affari in tutto il mondo a prescindere da dove sono situate le sue fabbriche di bandiera.
"Le considerazioni fiscali - ha precisato il manager di origini svizzero canadesi - sono irrilevanti per operare il nostro business".
Nel nome del nuovo gruppo saranno presenti sia la parola Fiat, sia Chrysler.
Alla stampa John Elkann ha spiegato che Marchionne resterà a guida del gruppo per almeno altri tre anni.
Sebbene L'Ad ha sottolineato che il mercato americano sarà fondamentale, centrale sarà anche fare auto per una clientela premium a cui offrire prodotti di qualità.
Marchionne ha espresso pessimismo sulle previsioni economiche a breve: "Il 2014 non sarà l'anno della ripresa".
Detroit (WSI) - Fresco dall'accordo stretto tra Chrysler e Fiat con i sindacati del settore auto United Auto Workers (UAW) che ha permesso alla casa di Detroit di venire inglobata nel Lingotto, l'AD Sergio Marchionne ha confermato l'intenzione di spostare in Usa la sede mondiale del nuovo gruppo a due teste. Marchionne ha sottolineato ai microfoni dei giornalisti che la decisione è stata presa dal board del gruppo ma che "se si guarda oggettivamente alla questione" per definizione gli Stati Uniti hanno il diritto di ospitare Fiat-Chrysler".
I dirigenti di Fiat, che ha presentato vetture di media taglia e bassi consumi alla fiera dell'auto del Michigan, vogliono fare la scelta che ha più senso dal punto di vista finanziario. Verrà annunciata al Consiglio di Amministrazione il 29 gennaio.
In termi di tassazione, non farà molta differenza dove la società avrà il suo domicilio legale, perché la società fa affari in tutto il mondo a prescindere da dove sono situate le sue fabbriche di bandiera.
"Le considerazioni fiscali - ha precisato il manager di origini svizzero canadesi - sono irrilevanti per operare il nostro business".
Nel nome del nuovo gruppo saranno presenti sia la parola Fiat, sia Chrysler.
Alla stampa John Elkann ha spiegato che Marchionne resterà a guida del gruppo per almeno altri tre anni.
Sebbene L'Ad ha sottolineato che il mercato americano sarà fondamentale, centrale sarà anche fare auto per una clientela premium a cui offrire prodotti di qualità.
Marchionne ha espresso pessimismo sulle previsioni economiche a breve: "Il 2014 non sarà l'anno della ripresa".
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