Il ruolo dell’Asia continuerà ad essere di leadership nell’economia globale e la sua crescita si manterrà salda nei decenni a venire nonostante le sfide attuali e quelle prossimi prevedibili.
Misna - Le affermazioni del presidente dell’Asian Development Bank (Adb, Banca asiatica per lo sviluppo), Takehiko Nakao, basate su un nuovo studio dell’istituzione, non lasciano dubbi sulle potenzialità future dell’area asiatica. Per Nakao, l’Asia, che valeva il 20% dell’economia globale nel 1990, oggi ne rappresenta quasi il 30% e nel 2050 esprimerà oltre la metà della nuova ricchezza planetaria. Il presidente, che ieri ha anche inaugurato i due giorni di incontro annuale dell’Asian Financial Forum a Hong Kong, ha sottolineato come nell’immediato futuro il ridimensionamento previsto
della politica di liquidità monetaria degli Usa “porterà a una liquidità globale più ristretta”, con conseguenze sulle economie asiatiche che hanno beneficiato di massicci afflussi di capitale verso paesi dove relativa stabilità ma interessi più elevati garantiscono maggiori profitti.
Nakao ha anche evidenziato la necessità di moderare i ritmi di crescita a favore di riforme strutturali per sostenere lo sviluppo “con modalità più eque e più rispettose dell’ambiente”.
Necessario anche il rafforzamento dello stato di diritto in paesi poveri, come Cambogia, Laos e Myanmar, che aspirano a crescere a livello di economie più avanzate.Preoccupazione relativa e anche fiducia ha espresso il presidente dell’Adb verso la Cina, la cui economia in rallentamento rappresenta un’occasione per meglio regolamentare il sistema finanziario e spingere il governo ad affrontare questioni nodali come quella ambientale. Investimenti pubblici uniti a maggiore liberalizzazione e a una spinta dei consumi interni finora piuttosto stagnanti, dovrebbero presto ridare slancio alla locomotiva cinese.
La crescita segnalata del 7,7% nel 2013, a fronte di una media continentale (Giappone escluso) del 6% segnala le potenzialità della seconda economia mondiale che sempre più appare orientata, secondo le parole di Nakao “verso una riforma complessiva con un orientamento molto forte verso il mercato”.
Misna - Le affermazioni del presidente dell’Asian Development Bank (Adb, Banca asiatica per lo sviluppo), Takehiko Nakao, basate su un nuovo studio dell’istituzione, non lasciano dubbi sulle potenzialità future dell’area asiatica. Per Nakao, l’Asia, che valeva il 20% dell’economia globale nel 1990, oggi ne rappresenta quasi il 30% e nel 2050 esprimerà oltre la metà della nuova ricchezza planetaria. Il presidente, che ieri ha anche inaugurato i due giorni di incontro annuale dell’Asian Financial Forum a Hong Kong, ha sottolineato come nell’immediato futuro il ridimensionamento previsto
della politica di liquidità monetaria degli Usa “porterà a una liquidità globale più ristretta”, con conseguenze sulle economie asiatiche che hanno beneficiato di massicci afflussi di capitale verso paesi dove relativa stabilità ma interessi più elevati garantiscono maggiori profitti.
Nakao ha anche evidenziato la necessità di moderare i ritmi di crescita a favore di riforme strutturali per sostenere lo sviluppo “con modalità più eque e più rispettose dell’ambiente”.
Necessario anche il rafforzamento dello stato di diritto in paesi poveri, come Cambogia, Laos e Myanmar, che aspirano a crescere a livello di economie più avanzate.Preoccupazione relativa e anche fiducia ha espresso il presidente dell’Adb verso la Cina, la cui economia in rallentamento rappresenta un’occasione per meglio regolamentare il sistema finanziario e spingere il governo ad affrontare questioni nodali come quella ambientale. Investimenti pubblici uniti a maggiore liberalizzazione e a una spinta dei consumi interni finora piuttosto stagnanti, dovrebbero presto ridare slancio alla locomotiva cinese.
La crescita segnalata del 7,7% nel 2013, a fronte di una media continentale (Giappone escluso) del 6% segnala le potenzialità della seconda economia mondiale che sempre più appare orientata, secondo le parole di Nakao “verso una riforma complessiva con un orientamento molto forte verso il mercato”.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.