I pm della procura di Roma accusano l'ex ministro di finanziamento illecito per l'appartamento vicino al Colosseo.
Roma (WSI) - I pm della procura di Roma hanno chiesto una condanna a tre anni di reclusione per l'ex ministro Claudio Scajola, accusato di finanziamento illecito in relazione all'acquisto di un appartamento vicino al Colosseo. Chiesto, inoltre, il pagamento di una multa da due milioni di euro. Stessa condanna è stata chiesta per l'imprenditore Diego Anemone. Per l'accusa Anemone, personaggio chiave dell'inchiesta nata a Perugia sul G8 e di cui quella sulla casa di Scajola rappresenta un filone giunto per competenza a Roma, avrebbe pagato, attraverso l'architetto Angelo Zampolini, parte della somma versata dall'ex esponente del Pdl (1,1 su 1,7 milioni di euro) per l'acquisto e avrebbe poi dato centomila euro per la ristrutturazione. Per questa vicenda Scajola si dimise da ministro.
Roma (WSI) - I pm della procura di Roma hanno chiesto una condanna a tre anni di reclusione per l'ex ministro Claudio Scajola, accusato di finanziamento illecito in relazione all'acquisto di un appartamento vicino al Colosseo. Chiesto, inoltre, il pagamento di una multa da due milioni di euro. Stessa condanna è stata chiesta per l'imprenditore Diego Anemone. Per l'accusa Anemone, personaggio chiave dell'inchiesta nata a Perugia sul G8 e di cui quella sulla casa di Scajola rappresenta un filone giunto per competenza a Roma, avrebbe pagato, attraverso l'architetto Angelo Zampolini, parte della somma versata dall'ex esponente del Pdl (1,1 su 1,7 milioni di euro) per l'acquisto e avrebbe poi dato centomila euro per la ristrutturazione. Per questa vicenda Scajola si dimise da ministro.
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