“A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere. Dall’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada una lettera aperta ai rappresentanti di Istituzioni e Partiti”
di Silvio Foini
Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime. Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo. E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.
Stefano Mannacio, membro CUPSIT (Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani” – Ha commentato:“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.” Dal canto suo, il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli ha dichiarato: “Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato. Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le tessere confederali.”
Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento di cui riportiamo il testo integrale.
Lettera Aperta
In qualità di rappresentante dei diritti delle Vittime della Strada vorrei ancora dire che confido nel senso di responsabilità delle SS.LL. per impedire che vengano danneggiati i diritti dei soggetti più deboli, come sono le Vittime. Ma ciò che state sostenendo, e cioè il fare pagare alle vittime, con l’abbassamento del risarcimento, la difesa del profitto delle assicurazioni, spacciato addirittura per interesse sociale, in quanto viene correlato all’abbassamento delle tariffe assicurative, è una cosa semplicemente vergognosa e barbara, che vi degrada dal punto di vista umano, perché dimostra che non capite cosa significhi perdere l’integrità della salute per sempre, e vi squalifica sul piano della rappresentanza sociale, perché dimostrate di essere di parte, tradendo il significato dello Stato di diritto, che ha il compito di tutelare tutti i cittadini, ed evitare che il forte possa sopraffare il più debole. Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia. È una bugia confezionata ad arte da un grosso studio di consulenza “Boston Consulting Group” pagato profumatamente dalle stesse compagnie assicuratrici, e che ha come clienti tutte le più grandi assicurazioni del mondo. Noi sosteniamo che per ridurre le tariffe assicurative la strada da percorrere è un’altra: bisogna diminuire gli incidenti e le truffe assicurative, senza privare del giusto risarcimento le vittime che, a causa di condotte altrui, devono sopportare per tutta la vita la perdita dell’integrità della salute. I tentativi di abbassare i risarcimenti alle vittime della strada contrastano clamorosamente con il record di utili che le imprese assicuratrici conseguono nel ramo della RC Auto e sui quali le Assicurazioni, in una società civile, devono sentire il dovere di fare un passo indietro.
E se Salvatore Rossi, presidente dell’Istituto di Vigilanza sulle imprese assicuratrici, su “Il Mondo” ha definito “grave ingiustizia” il livello delle tariffe assicurative in Italia, ed ha affermato che “Le compagnie di assicurazione hanno realizzato utili per quasi 6 miliardi di euro nel 2012, pur in un contesto di contrazione della raccolta”, noi ci aspettiamo che Voi capiate la gravità e l’arretramento umano e sociale di un’azione a danno delle Vittime. Pertanto, datevi da fare perché questa scelleratezza venga impedita. Siamo a disposizione per ogni approfondimento e chiediamo urgentemente un incontro.
F.to Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente Nazionale AIFVS
340.8273214
di Silvio Foini
Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime. Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo. E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.
Stefano Mannacio, membro CUPSIT (Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani” – Ha commentato:“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.” Dal canto suo, il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli ha dichiarato: “Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato. Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le tessere confederali.”
Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento di cui riportiamo il testo integrale.
20/01/2014
Al Presidente della Repubblica Napolitano
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Letta
Al Presidente del Senato Grasso
Al Presidente della Camera Boldrini
Al Presidente della Commissione Finanze Capezzone
Al Movimento 5 Stelle
Al Segretario del PD Renzi
Alla Stampa
Lettera Aperta
In qualità di rappresentante dei diritti delle Vittime della Strada vorrei ancora dire che confido nel senso di responsabilità delle SS.LL. per impedire che vengano danneggiati i diritti dei soggetti più deboli, come sono le Vittime. Ma ciò che state sostenendo, e cioè il fare pagare alle vittime, con l’abbassamento del risarcimento, la difesa del profitto delle assicurazioni, spacciato addirittura per interesse sociale, in quanto viene correlato all’abbassamento delle tariffe assicurative, è una cosa semplicemente vergognosa e barbara, che vi degrada dal punto di vista umano, perché dimostra che non capite cosa significhi perdere l’integrità della salute per sempre, e vi squalifica sul piano della rappresentanza sociale, perché dimostrate di essere di parte, tradendo il significato dello Stato di diritto, che ha il compito di tutelare tutti i cittadini, ed evitare che il forte possa sopraffare il più debole. Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia. È una bugia confezionata ad arte da un grosso studio di consulenza “Boston Consulting Group” pagato profumatamente dalle stesse compagnie assicuratrici, e che ha come clienti tutte le più grandi assicurazioni del mondo. Noi sosteniamo che per ridurre le tariffe assicurative la strada da percorrere è un’altra: bisogna diminuire gli incidenti e le truffe assicurative, senza privare del giusto risarcimento le vittime che, a causa di condotte altrui, devono sopportare per tutta la vita la perdita dell’integrità della salute. I tentativi di abbassare i risarcimenti alle vittime della strada contrastano clamorosamente con il record di utili che le imprese assicuratrici conseguono nel ramo della RC Auto e sui quali le Assicurazioni, in una società civile, devono sentire il dovere di fare un passo indietro.
E se Salvatore Rossi, presidente dell’Istituto di Vigilanza sulle imprese assicuratrici, su “Il Mondo” ha definito “grave ingiustizia” il livello delle tariffe assicurative in Italia, ed ha affermato che “Le compagnie di assicurazione hanno realizzato utili per quasi 6 miliardi di euro nel 2012, pur in un contesto di contrazione della raccolta”, noi ci aspettiamo che Voi capiate la gravità e l’arretramento umano e sociale di un’azione a danno delle Vittime. Pertanto, datevi da fare perché questa scelleratezza venga impedita. Siamo a disposizione per ogni approfondimento e chiediamo urgentemente un incontro.
F.to Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente Nazionale AIFVS
340.8273214
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