mercoledì, gennaio 22, 2014
Anche un pesce che la scienza credeva estinto da 65 milioni di anni viene mangiato in Africa, e non è il solo caso 

GreenReport - Scientific American ha recentemente dato notizia della riscoperta dello squalo pinna nera smoothtooth (Carcharhinus leiodon) e di altre quattro specie. Il gruppo internazionale di ricercatori che ha pubblicato lo studio “New biological data on the rare, threatened shark Carcharhinus leiodon (Carcharhinidae) from the Persian Gulf and Arabian Sea” non ha però ritrovato lo squalo fantasma in mare o raccogliendo qualche animale spiaggiato: lo squalo pinna nera smoothtooth, creduto estinto dal 1902, quando il naturalista Wilhelm Hein lo avvistò s durante un viaggio nello Yemen, è stato “scoperto” in un mercato del pesce del Kuwait. Dopo l’apparizione di questo predatore gli scienziati hanno perlustrato i mercati dell’emirato e la loro sorpresa è stata grande quando hanno trovato in vendita e fatti a tranci 47 esemplari di pinna nera smoothtooth. L’indagine sugli squali in vendita ha portato gli scienziati a chiarire alcuni dei misteri che circondano questa specie praticamente sconosciuta: come quanti figli fanno e come utilizzano il loro habitat. Informazione ha aiutato i ricercatori a mettere insieme un piano d’azione per la salvaguardia dei Carcharhinus leiodon.

Julia Spaet, una ricecatrice della King Abdullah University of Science and Technology dell’Arabia Saudita, spiega: «Le risorse dedicate da una flotta di pescatori supereranno sempre tutti gli sforzi scientifici per valutare le abbondanze. In altre parole, l’industria della pesca è più efficiente nel trovare gli squali dove non crediamo ci siano più».

Ma i mercati alimentari si stanno sorprendentemente rivelando un giacimento di specie “nuove” o “scomparse”, e Mongbay fa alcuni esempi:

Il Buttonquail di Worcester nel 2008, un troupe cinematografica stava girando un documentario sull’uccellagione nelle Filippine ed catturato alcune foto e un video di un piccolo uccello indefinito prima che fosse venduto in mercato del pollame. Quando un ornitologo del the Wild Bird Club of the Philippines ha visto le immagini è saltato sulla sedia: quell’uccello che era finto allo spiedo era un buttonquail del Worcester (Turnix worcesteri ), una specie creduta estinta, appartenente alla famiglia Turnicidae e notoriamente criptica. Quindi il buttonquail di Worcester aveva continuato a sopravvivere inosservato dagli scienziati ma non per i bracconieri filippini.

Lo scoiattolo volante laotiano. Oltre a resuscitare specie credute scomparse, i mercati a volte rivelano animali del tutto sconosciuti alla scienza. Nel 2012 uno studente che collaborava con un team di ricercatori dell’Università Nazionale del Laos trovò il primo scoiattolo volante (Biswamoyopterus laoensis) mai visto nel Paese asiatico durante un viaggio realizzato appositamente per controllare mercati della carne, per trovare animali di un qualche interesse per la scienza. Lo scoiattolo volante laotiano è diventato così il secondo men mebro del genere Biswamoyopterus, e dopo non è mai stato avvistato un esemplare vivo.

La tartaruga della foresta di Arakan. Si pensava che questo rettile, che vive solo sulle colline di Arakan, nel Myanmar occidentale, fosse estinta, nessuno ne sapeva più nulla da quando, nel 1908, un ufficiale dell’esercito britannico ne raccolse un esemplare nell’allora Birmania. Ma nel 1994 la tartaruga della foresta di Arakan (Heosemys depressa) fece la sua ricomarsa sui banchi di un mercato alimentare in Cina e da allora gli scienziati sono riusciti a rintracciare eosservare diverse volte questa piccola tartaruga in natura.

Il Celacanto. E’ forse la storia più conosciuta e clamorosa di un pesce che la scienza credeva estinto da 65 milioni di anni e che invece è passato inosservato per un centinaio di anni sui banchi dei mercati del pesce dell’Africa orientale ed australe prima di “riapparire”, lasciando a bocca aperta il mondo ma non i pescatori. Il primo celacanto (Latimeria chalumnae) “contemporaneo” noto alla scienza è stato infatti sbarcato nel 1938 da un pescatore del Sudafrica orientale che lo stava tranquillamente portando al mercato. Ma una seconda specie di celecanto (Latimeria menadoensis), che si riteneva scomparsa nel tardo Cretaceo, è “resuscitata” dalle reti da pesca nel 1998.


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