giovedì, gennaio 30, 2014
Fiat, Camusso: non è chiaro il destino di Fiat. Mancano le risposte sul destino degli stabilimenti 

"Non abbiamo mai vissuto la scelta di Fiat di fare alleanze internazionali come un problema, ma il fatto che dentro l'alleanza non sia chiaro il destino industriale degli stabilimenti italiani e questa continua ad essere la domanda". Così il leader della Cgil, Susanna Camusso, sulla nascita del nuovo gruppo Fiat Chrysler. "Noi vediamo la scelta di un'azienda storicamente italiana che decide di ridurre il suo contributo fiscale al Paese", sottolinea.

Prima il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, e poi quello dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, schierati a favore delle scelte del Lingotto, rispondono: "Da parte del management di Fiat c'è stato un impegno di riattivare gli stabilimenti in Italia che sono in cassa integrazione e così via, noi siamo convinti che questo impegno sarà rispettato", afferma Giovannini. Saccommanni, invece, interviene su sede legale e fiscale fuori dall'Italia: "Nulla di irregolare - sottolinea - siamo convinti che hanno fatto tutto nel rispetto delle leggi vigenti ma ovviamente verificheremo gli effetti".


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