sabato, febbraio 22, 2014
Centinaia di copie del Diario di Anna Frank sono state danneggiate nelle ultime settimane, insieme a altri testi e materiali connessi con la toccante testimonianza dell’adolescente vittima della persecuzione nazista.  

Misna - Diverse pagine sone state strappate in almeno 250 copie del Diario in diverse biblioteche di Tokyo e una ventina in aree limitrofe alla capitale. In realtà il dato riguarda le denunce effettuate dalle istituzioni parte del circuito delle biblioteche municipali e potrebbero esserci stati altri casi non registrati finora. Non ci sono indizi per risalire ai responsabili e nemmeno indicazioni sulle ragioni. “Da ogni volume sono state strappate da 10 a 20 pagine”, secondo la testimonianza di Kaori Shiba, responsabile della biblioteca centrale di Shinjuku, tra le maggiori dell’area metropolitana, dove nelle tre sedi sono state danneggiate 39 copie del libro. Altre 119 copie, praticamente tutte quelle disponibili, sono state vandalizzate nell’area di Sugiyama, che include 13 sedi.

Preoccupazione e sconcerto è stato espresso dal Centro Simon Wiesenthal, attivo per la difesa della memoria dell’olocausto. “Soltanto persone cariche di intolleranza e di odio potrebbero cercare di distruggere le storiche parole di Anna cariche di coraggio, speranza e amore davanti al suo tragico destino”, ha segnalato il centro.

Nonostante anche in Giappone circolino le teorie negazioniste legate all’Olocausto e anche all’opera di Anna Frank, non ci sono mai stati episodi di aperto antisemitismo. Nel paese estremo-orientale la comunità ebraica conta circa 2000 membri, concentrati nelle città do Tokyo e di Kobe. Anch’essa gode come altre di libertà di culto in quanto organizzazione registrata. Il crescente nazionalismo sotto il governo guidato da Shinzo Abe potrebbe però essere, per gli osservatori, di incoraggiamento a frange estreme della destra giapponese e a simpatie filo-naziste.


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