mercoledì, febbraio 05, 2014
Non si è padroni dei propri desideri, lo si è spesso della propria volontà (Gustave Le Bon, Aforismi dei tempi presenti, 1913). 

"De Docta Ignorantia" di Danilo Stefani 

In questo periodo, miseria e nobiltà si scontrano. E’ l’inizio della nobiltà più misera. Nobiltà in Parlamento (zuffe). Nobiltà a Strasburgo (schiamazzi). Grillini che inseguono formichine, celoduristi che sbraitano contro il presidente della Repubblica. Altri grillini che insultano le donne nella maniera più volgare. Un Governo paralizzato che non pensa al lavoro (L’Italia è una Repubblica democratica sprofondata sul lavoro).

Avere un cuore dignitoso che sopporta tutto, è inizio della miseria più nobile. Ma la perdita del posto di lavoro, non trovare lavoro ed essere tartassati e vessati è la fine della speranza. In questo scontro, ci si può chiedere dov’è finita la democrazia: sembra come la nebbia di Totò, dove c’è, non si vede. Siamo padroni dei nostri desideri, in teoria, ma spesso schiavi dei desideri altrui, nella pratica.

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