Tre casi nel giro di appena un mese. Dopo Londra tocca a Hong Kong. Suicidi rimangono ancora avvolti nel mistero.
(WSI) - Un altro banchiere di JP Morgan si è ucciso. È il terzo caso di suicidio in poco più di un mese. L'ondata di casi è iniziata in gennaio. Prima è stato Gabriel Magee, 39enne vice presidente del dipartimento di tecnologie londinese della banca d'affari, a ammazzrsi. Poi è stata la volta di Ryan Crane, 37 anni, il cui suicidio rimane ancora avvolto nel mistero. Pare che il direttore esecutivo della divisione di trading avesse scoperto qualcosa che non doveva.
Stando al resoconto dei media, pochi minuti fa un terzo banchiere, questa volta della sede asiatica di Hong Kong, si è buttato dalla finestra. Aveva 33 anni, il suo soprannome era lee, e lavorava nella divisione di trading sul valutario.
(WSI) - Un altro banchiere di JP Morgan si è ucciso. È il terzo caso di suicidio in poco più di un mese. L'ondata di casi è iniziata in gennaio. Prima è stato Gabriel Magee, 39enne vice presidente del dipartimento di tecnologie londinese della banca d'affari, a ammazzrsi. Poi è stata la volta di Ryan Crane, 37 anni, il cui suicidio rimane ancora avvolto nel mistero. Pare che il direttore esecutivo della divisione di trading avesse scoperto qualcosa che non doveva.
Stando al resoconto dei media, pochi minuti fa un terzo banchiere, questa volta della sede asiatica di Hong Kong, si è buttato dalla finestra. Aveva 33 anni, il suo soprannome era lee, e lavorava nella divisione di trading sul valutario.
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