L'azione dei media è quella di far accadere le cose piuttosto che di darne conoscenza. (Marshall McLuhan, Gli strumenti del Comunicare, 1964).
Amanda Knox a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25 anni. I giudici di Firenze, del secondo processo di appello, hanno deciso per la colpevolezza dei due nel delitto di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel 2007. Amanda e Raffaele erano stati condannati in primo grado e assolti poi nel primo processo di appello. E’ sconcertante in questa vicenda, almeno per noi “ristretti” italiani, l’atteggiamento dei media americani.
Il nostro sistema giudiziario è dipinto negli Stati Uniti, come medievale e gretto.
Più volte abbiamo parlato dei difetti della nostra giustizia, evidenti anche nel caso di Meredith, ma che gli americani statunitensi applichino la giustizia in maniera esemplare e progressista mi giunge nuovo.
E chiaro che loro sanno usare i media e far intervenire la politica (di converso la vicenda dei Marò è istruttiva) ma la ‘patria della democrazia’ esprime un solo grado di giudizio, e molti - anche italiani – hanno pagato duramente e persino con la pena capitale, la loro innocenza.
Amanda e Raffaele, alla lettura della sentenza, sono apparsi una “impietrita” e l’altro “annichilito”. Ma con i nostri tre gradi di giudizio - adesso si attende il ricorso in Cassazione - abbiamo tempo per sperare che degli innocenti non siano condannati; negli “States”, no. Ora ci attendono estenuanti puntate di “Porta a Porta”, finché cassazione non ci separi dal plastico di Vespa. Ognuno ha i media che si merita.
L'azione dei media è quella di non far accadere le cose piuttosto che di darne conoscenza e coscienza.
"De Docta Ignorantia" di Danilo Stefani
Amanda Knox a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25 anni. I giudici di Firenze, del secondo processo di appello, hanno deciso per la colpevolezza dei due nel delitto di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel 2007. Amanda e Raffaele erano stati condannati in primo grado e assolti poi nel primo processo di appello. E’ sconcertante in questa vicenda, almeno per noi “ristretti” italiani, l’atteggiamento dei media americani.
Il nostro sistema giudiziario è dipinto negli Stati Uniti, come medievale e gretto.
Più volte abbiamo parlato dei difetti della nostra giustizia, evidenti anche nel caso di Meredith, ma che gli americani statunitensi applichino la giustizia in maniera esemplare e progressista mi giunge nuovo.
E chiaro che loro sanno usare i media e far intervenire la politica (di converso la vicenda dei Marò è istruttiva) ma la ‘patria della democrazia’ esprime un solo grado di giudizio, e molti - anche italiani – hanno pagato duramente e persino con la pena capitale, la loro innocenza.
Amanda e Raffaele, alla lettura della sentenza, sono apparsi una “impietrita” e l’altro “annichilito”. Ma con i nostri tre gradi di giudizio - adesso si attende il ricorso in Cassazione - abbiamo tempo per sperare che degli innocenti non siano condannati; negli “States”, no. Ora ci attendono estenuanti puntate di “Porta a Porta”, finché cassazione non ci separi dal plastico di Vespa. Ognuno ha i media che si merita.
L'azione dei media è quella di non far accadere le cose piuttosto che di darne conoscenza e coscienza.
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