martedì, aprile 01, 2014
La riforma della Camera alta è articolara in sei punti 

Il futuro Senato "si chiamerà Senato delle autonomie" e sarà composto da 148 membri; 21 nominati dal Quirinale e 127 rappresentanti dei Consigli regionali e dei sindaci. Nel nuovo Senato gli ex capi di Stato e senatori a vita. Lo ha riferito il ministro delle Riforme Boschi al termine del Consiglio dei ministri. Il ddl prevede una composizione paritaria di tutte le Regioni e tra Regioni e sindaci, ma c'è "la disponibilità a esaminare una composizione proporzionale al numero degli abitanti di ciascuna Regione". In sintesi:

LA NUOVA COMPOSIZIONE
Sarà composto dai presidenti di regione, sindaci dei capoluoghi di regione, due consiglieri regionali e due sindaci per ogni regione.

I SENATORI NOMINATI 
Ci saranno inoltre ventuno senatori su nomina del presidente della Repubblica per sette anni. Resteranno in carica anche i senatori a vita.

I POTERI DEL NUOVO SENATO 
Pari poteri alla Camera per le leggi costituzionali e di revisione costituzionale. Sull’elezione del Capo dello Stato, dei membri di Csm e Consulta.

PROCEDIMENTO LEGISLATIVO 
La Camera approva una legge, il Senato può pronunciarsi entro 30 giorni proponendo delle modifiche. ma la parola finale spetta poi alla Camera.

LA MAGGIORANZA ASSOLUTA 
La Camera deve legiferare a maggioranza assoluta su interessi propri del Senato quali quelli concernenti comuni e regioni direttamente.

IL NUOVO TITOLO V 
Tornano in capo allo Stato capitoli quali energia; ambiente, tutela del paesaggio, turismo; coordinamento di finanza pubblica e sistema tributario.


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