domenica, aprile 06, 2014
Sono state decine di migliaia le copie tascabili del Vangelo, distribuite alla folla festante di fedeli che anche questa mattina gremivano piazza San Pietro. I loro commenti raccolti da Marina Tomarro. ascolta 

Radio Vaticana - R. - Io credo che il regalo che il Papa ci fa non è tanto quello di avercelo regalato per farci leggere la Parola di Dio, ma perché in quella Parola c’è una persona, c’è Gesù Cristo che ci rende più pienamente persone, più pienamente umane e più capaci di andare anche verso l’uomo. Ma se noi non conosciamo chi è il vero Uomo, che è Gesù Cristo, non possiamo arrivare!

R. - Un invito anche a proclamarLo e annunziarLo a tutte le persone. Quindi questo dono non deve rimanere in noi, ma dobbiamo donarlo agli altri!

R. - La Sacra Scrittura e il Vangelo soprattutto sono la Parola di Dio, che ci parla al cuore in modo continuo: non si ferma mai! Io vengo dalla Siria e noi sappiamo cosa voglia dire la Parola di Dio dire soprattutto nei momenti difficili che viviamo in Siria. Abbiamo soltanto questa speranza nella Parola di Dio, che ci parla ogni giorno, momento per momento, soprattutto laddove Gesù parla delle persecuzioni e dice: “Io sono con voi!”. La consolazione la troviamo soltanto nella Parola di Dio, perché non sono parole belle dette da Gesù, Nostro Signore, ma sono le parole che proprio oggi ci parlano al nostro cuore.

D. - Il vostro popolo è purtroppo tormentato da lungo tempo da una guerra tremenda. Quanto la Parola di Dio può dare aiuto, coraggio ad andare avanti e a perdonare nonostante tutto?

R. - Nella nostra città di Aleppo siamo una sessantina di sacerdoti cattolici: tra di noi - abbiamo anche organizzato alcuni gruppi - meditiamo la Lectio Divina, parliamo e approfondiamo la Parola di Dio, che parla riguardo alle persecuzioni. Lla nostra gente non è soltanto tormentata er quanto riguarda la guerra come tale, ma è anche minacciata anche da certe persone, come appunto i cristiani. Quindi la parola di Dio ci dà questa grande forza.

D. - In che modo si può anche donare il Vangelo a chi magari non lo ha mai letto?

R. - Nel momento in cui noi riceviamo questo Vangelo, perché lo abbiamo ricevuto gratuitamente, come Gesù si è donato gratuitamente a noi, anche noi ne facciamo dono non tanto per regalare un libro, una parola, ma regalare la Parola di Cristo, regalare la nostra vita.


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