mercoledì, aprile 16, 2014
È il 131mo a scegliere l'autoimmolazione come forma di protesta. Thinley Namgyal è deceduto per le ustioni riportate. Associazioni di tibetani in esilio hanno organizzato una veglia in sua memoria.

Asianews - Nella provincia tradizionale tibetana di Kham un tibetano di 32 anni si è dato fuoco ieri per chiedere la fine dell'occupazione cinese in Tibet. Thinley Namgyal - questo il suo nome - è morto per le ustioni riportate. Il corpo è stato portato nel monastero Gangthel e poi restituito alla famiglia. A riferirlo è Tawu Lobsang Jinpa, un tibetano in esilio che ha contatti nella regione.

Originario della città di Khangsar (contea di Tawu, regione di Kardze), l'uomo si è dato fuoco alle 12 (ora locale). Egli viveva con suo padre Dulho e sua madre Pelha. Dopo il gesto le associazioni in esilio Tibetan Youth Congress, Tibetan Women's Association e Students for a Free Tibet hanno organizzato una veglia a lume di candela per piangere la sua morte.

La protesta di Thinley porta a 131 il numero totale di tibetani che hanno scelto l'autoimmolazione (dal 2009) per chiedere la fine del governo cinese del Tibet e il rientro del Dalai Lama in patria.


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