Ecco di seguito una recensione sull'ultimo libro di Rocco Quaglia, psicologo, psicoterapeuta e professore ordinario di psicologia dinamica all'Università degli Studi di Torino.
Quante volte vi sarà capitato di guardare la gente che vi passa intorno e provare ad immaginare cosa frulli nelle loro teste, le loro emozioni, i loro pensieri, le loro gioie e i loro dolori. In una parola: la loro psicologia. Sicuramente tante e tante volte. Ma quante altre volte avete provato a leggere un testo sacro, come i Vangeli, e cercato di capire la psicologia dei personaggi descritti? Quasi sicuramente di rado. Questo libro di Rocco Quaglia, prova ad analizzare proprio questo: i pensieri, i sentimenti e le emozioni di coloro che in prima persona hanno incontrato Gesù Cristo. Ma non di tutti i personaggi del Vangelo. Solo delle donne, forse perché più sensibili, o forse, semplicemente, come dice l'autore verso la fine del libro, perché penso che nessuna donna abbia mai abbandonato Gesù.
L'autore passa in rassegna, brano per brano, tutte le figure femminili che appaiono nei Vangeli. Con molta discrezione, dipinge le scene descritte nei Vangeli, aggiungendo piccole sfumature, che aiutano a comprendere la psicologia dei personaggi coinvolti e, come l'incontro con la figura di Gesù Cristo, abbia cambiato la loro vita. A titolo di esempio, così vengono descritti i sentimenti della donna che toccò il lembo del mantello del Cristo: “Nell'ora della disperazione, si era insinuata tra la folla; era avanzata a capo chino in quella calca di soli uomini, cercando di scorgere, tra tutte quelle vesti, il colore dell'abito di Gesù: il blu, il colore dell'eternità, e l'argento, il colore della follia”.
Possiamo affermare con certezza che l'autore è dalla parte delle donne. In fondo, oltre che alla descrizione della psicologia dei personaggi, l'autore si spinge ben oltre: descrive, infatti, la relazione di ogni singolo uomo prima con se stesso, poi con gli altri e infine con Dio. Così riflette Quaglia: “come il male arriva osservandoci con gli occhi di chi ci disprezza, così la guarigione arriva guardandoci nello sguardo di chi ci ama”. In questa frase è racchiusa tutta la relazione che abbiamo con noi stessi, con gli altri e, in ultima analisi con Dio, perché solo Dio ci ama pienamente.
Questo libro è indicato per tutti coloro che vogliono approfondire il proprio rapporto con la Parola di Dio, in quanto oltre ad essere un libro di piacevole lettura, può diventare anche un punto di partenza per la propria riflessione personale e, se vogliamo, anche un momento di preghiera. In realtà, per la bellezza e la semplicità con cui vengono descritte le donne dei Vangeli, questo libro potrebbe essere usato anche come spunto per la riflessione su cos'è davvero la donna e come può diventare pienamente quello che è.
Quante volte vi sarà capitato di guardare la gente che vi passa intorno e provare ad immaginare cosa frulli nelle loro teste, le loro emozioni, i loro pensieri, le loro gioie e i loro dolori. In una parola: la loro psicologia. Sicuramente tante e tante volte. Ma quante altre volte avete provato a leggere un testo sacro, come i Vangeli, e cercato di capire la psicologia dei personaggi descritti? Quasi sicuramente di rado. Questo libro di Rocco Quaglia, prova ad analizzare proprio questo: i pensieri, i sentimenti e le emozioni di coloro che in prima persona hanno incontrato Gesù Cristo. Ma non di tutti i personaggi del Vangelo. Solo delle donne, forse perché più sensibili, o forse, semplicemente, come dice l'autore verso la fine del libro, perché penso che nessuna donna abbia mai abbandonato Gesù.
L'autore passa in rassegna, brano per brano, tutte le figure femminili che appaiono nei Vangeli. Con molta discrezione, dipinge le scene descritte nei Vangeli, aggiungendo piccole sfumature, che aiutano a comprendere la psicologia dei personaggi coinvolti e, come l'incontro con la figura di Gesù Cristo, abbia cambiato la loro vita. A titolo di esempio, così vengono descritti i sentimenti della donna che toccò il lembo del mantello del Cristo: “Nell'ora della disperazione, si era insinuata tra la folla; era avanzata a capo chino in quella calca di soli uomini, cercando di scorgere, tra tutte quelle vesti, il colore dell'abito di Gesù: il blu, il colore dell'eternità, e l'argento, il colore della follia”.
Possiamo affermare con certezza che l'autore è dalla parte delle donne. In fondo, oltre che alla descrizione della psicologia dei personaggi, l'autore si spinge ben oltre: descrive, infatti, la relazione di ogni singolo uomo prima con se stesso, poi con gli altri e infine con Dio. Così riflette Quaglia: “come il male arriva osservandoci con gli occhi di chi ci disprezza, così la guarigione arriva guardandoci nello sguardo di chi ci ama”. In questa frase è racchiusa tutta la relazione che abbiamo con noi stessi, con gli altri e, in ultima analisi con Dio, perché solo Dio ci ama pienamente.
Questo libro è indicato per tutti coloro che vogliono approfondire il proprio rapporto con la Parola di Dio, in quanto oltre ad essere un libro di piacevole lettura, può diventare anche un punto di partenza per la propria riflessione personale e, se vogliamo, anche un momento di preghiera. In realtà, per la bellezza e la semplicità con cui vengono descritte le donne dei Vangeli, questo libro potrebbe essere usato anche come spunto per la riflessione su cos'è davvero la donna e come può diventare pienamente quello che è.
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