martedì, maggio 20, 2014
La Custodia di Terra Santa e l’Associazione pro Terra Sancta si preparano ad accogliere Papa Francesco in occasione del suo pellegrinaggio nei Luoghi Santi. 

Papa Francesco ha annunciato al mondo che verrà pellegrino in Terra Santa il 24, 25 e 26 maggio 2014. Cinquant’anni dopo il pellegrinaggio di Paolo VI in Terra Santa, tredici anni dopo quello di Giovanni Paolo II e quattro dopo quello di Benedetto XVI, i francescani di Terra Santa sono pronti ad accogliere il nuovo Papa. Per tutto il suo soggiorno che lo porterà dalla Giordania, ad Amman dove arriverà in l’aereo, fino in Palestina, a Betlemme e a Gerusalemme, e infine in Israele, a Tel Aviv, sarà accompagnato dal Custode di Terra Santa, Fra Pierbattista Pizzaballa.

Il Pontefice intende commemorare i 50 anni dallo “storico” viaggio di Paolo VI in Terra Santa e incontrare Bartolomeo, Patriarca di Costantinopoli, rinnovando l’abbraccio tra Papa Montini e Atenagora avvenuto a Gerusalemme nel 1964 sul Monte degli Ulivi. Quello che pochi hanno sottolineato e notato è che Egli ripercorrerà anche i passi di San Francesco che all’inizio del XIII secolo partì da Assisi per visitare gli stessi Luoghi.

La Custodia di Terra Santa - provincia francescana dell’Ordine dei Frati minori - custodisce da oltre 800 anni i Luoghi Santi in Medio Oriente per mandato della Chiesa Universale, lungo un territorio che si estende dalla Siria fino all’Egitto. Con questo viaggio i frati non nascondono la speranza che si torni a porre l’attenzione su queste terre e sulle testimonianze storico-artistico-religiose che essi conservano a Gerusalemme, sul Monte degli Ulivi, ma anche a Betlemme, a Nazaret, a Cafarnao, sul Monte Nebo e così via. Molti di questi luoghi e santuari sono cantieri aperti che necessitano di continui restauri e opere di manutenzione. L’Occidente deve tornare sostenere come è successo nei secoli passati i luoghi dove la cristianità è nata e che fra poche settimane il Papa andrà a visitare.

Moltissimi sono gli interventi che la Custodia porta avanti contemporaneamente. Alcuni si sono appena conclusi come il Restauro della Basilica dei Getsemani, altri sono in corso e per altri ancora si stanno cercando i finanziamenti come per il progetto del Terra Sancta Museum (www.terrasanctamuseum.org) che i francescani hanno in programma di aprire a Gerusalemme e che sarà presentato al Santo Padre in questa occasione. L’Associazione pro Terra Santa, l’Ong della Custodia di Terra Santa, segue e promuove questi progetti a livello internazionale. Visitando il sito www.proterrasanta.org si possono conoscere in maniera approfondita e seguire le fasi di realizzazione, ma anche scoprire come fare a sostenerli.

L’Associazione promuove inoltre le iniziative della Custodia di Terra Santa in area socio-educativa. Compito dei francescani è anche quello di occuparsi della comunità residente e molti sono i progetti in corso per sostenere e aiutare non solo la popolazione cristiana, ma anche quella musulmana. La Terra Santa sono i francescani e il suo braccio laico è l’Associazione pro Terra Sancta. Molti sono i traguardi fino ad esso raggiunti come il progetto dedicato al sostegno dell’educazione nei territori palestinesi, realizzato in collaborazione con la Fondazione Avsi. Altri sono dedicati a far fronte all’emergenza abitativa nella città vecchia di Gerusalemme (Pietre della Memoria) o a sostenere i conventi e le parrocchie nei territori siriani che danno da dormire e provvedono ai bisogni primari (cibo, vestiti e medicine) di moltissime famiglie. I frati sono attivi in questa terra da prima che il conflitto iniziasse e proprio per questo riescono ad agire e a dare tutta l’assistenza necessaria. Hanno creato 4 centri di accoglienza (Knayen, Yacoubieh, Jser – El Chougour e Jdeideh.) che ospitano circa 200 persone e provvedono alle esigenze di altre 4000 ogni giorno. Ogni mese circa 50 famiglie vengono aiutate a cercare nuove case. L’associazione Pro Terra Santa ha già raccolto molto in questi due anni e mezzo di conflitto, grazie alla generosità di tante persone che hanno fatto anche piccole donazioni. Purtroppo non basta. Il bisogno è enorme e moltissima gente sopravvive solo grazie agli aiuti provenienti dall’esterno. Significativo sarà l’incontro di Papa Francesco in Giordania, a Betania, con i rifugiati siriani, fissato per sabato 24 maggio, che si spera possa tornare a portare attenzione su questo conflitto che in meno di tre anni ha causato la morte di oltre 150 mila persone tra cui moltissimi bambini. Dopo la chiusura senza nessun risultato di “Ginevra 2” , la Conferenza internazionale di pace sulla Siria, svanisce la possibilità di creare corridoi umanitari per portare soccorso alla popolazione.

Papa Francesco si recherà a Betlemme, in Palestina la mattina di domenica 25 maggio. Dopo aver partecipato alla cerimonia di benvenuto presso il Palazzo Presidenziale e salutato il Presidente e le autorità dello Stato Palestinese, il Pontefice celebrerà la messa nella Piazza della Mangiatoia. Seguirà il pranzo con le famiglie palestinesi al Convento francescano di Casa Nova e la visita privata alla Grotta della Natività. Infine saluterà i bambini dei Campi profughi di Dheisheh, Aida e Beit Jibrin presso il Phoenix Center del Campo. A Betlemme L’Associazione pro Terra Sancta ha due progetti rivolti ai bambini e gli anziani che vi risiedono. L’obiettivo del primo progetto è di sostenere l’educazione dei bambini più bisognosi e con problemi di apprendimento, oltre a fornire loro gli aiuti e le cure mediche essenziali. Il secondo consiste in un programma stabile di sostegno agli anziani, per far fronte alle emergenze più immediate legate principalmente all’acquisizione di apparecchiature mediche e medicine, oltre che a sostenere le spese per interventi in ospedale e successive cure mediche.

Per conoscerli vai sul sito www.proterrasancta.org, clicca su “Cosa Facciamo/Progetti”.


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