Tasi, presidente Anci Fassino a Radio 24: “Accordo per proroga al 16 ottobre, ma lo Stato anticiperà i soldi ai Comuni”
Fassino interviene anche sulle mense scolastiche a Pomezia: “Introdurre la selezione del dolce è ridicolo e umiliante per i bambini”.
“I contribuenti delle città in cui non sono sono state approvate le aliquote Tasi pagheranno il 16 ottobre con aliquote che i comuni dovranno stabilire entro il 31 luglio”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Torino Piero Fassino, ospite di “24 Mattino” su Radio 24. “L’accordo convenuto col Ministero dell’economia è di fissare la proroga al 16 ottobre, perché il 16 settembre era molto ravvicinato rispetto alla scadenza del 31 luglio e poi c’è agosto di mezzo”. Fassino ha liquidato le ipotesi di ricorso per ‘discriminazione tra cittadini’ ipotizzata da alcune associazioni dei consumatori: “Siamo un Paese ammalato di contenzioso e ricorsi. Si è trovata una soluzione ragionevole, spero che non ci sia solo il tarlo del ricorso da qualche parte” (ascolta). Per il sindaco di Torino lo Stato deve comunque anticipare i soldi ai Comuni che non incasseranno la Tasi a giugno: “Succede ogni volta che un tributo da pagare viene prorogato, è evidente che si va incontro a un’anticipazione dello Stato. Anche per questo si è scelto di non fare la proroga per tutti i Comuni, se si fosse fatta per tutti il costo dell’anticipazione sarebbe stato molto più grande, di 4 miliardi. Lo dico a chi invoca incostituzionalità e minaccia ricorsi” Sugli anticipi Fassino ha assicurato che “c’è accordo con il ministero dell’Economia”.
Fassino ha anche escluso che la Tasi costerà più della vecchia Imu sulla prima casa: “Su questo fanno testo le aliquote. L’Imu era minimo al 4 per mille, e mediamente si arrivava al 5 o al 6. Ora la Tasi minima è 2,5 per mille che può essere incrementata al massimo al 3,3 per mille. E’ evidente che sulla prima casa si spende meno”. Fassino si è espresso sulla decisione del Comune di Pomezia di diversificare l’offerta di menù nelle mense scolastiche, dando il dolce ai bambini delle famiglie che pagano 4,44 euro e non garantendolo a chi paga invece 4 euro: “E’ corretto distinguere le rette tenendo conto del reddito delle famiglie - ha detto Fassino - ma dare a un bambino un dolce e a un altro no è poco convincente. Si espongono i bambini alla stupida e avvilente situazione di chi lo riceve e chi no. Basta selezionare sulle tariffe, introdurre la selezione del dolce è ridicolo e umiliante per i bambini”.
Infine Fassino è tornato sulle polemiche del ‘dito medio’ mostrato ad alcuni tifosi del Torino, dicendosi dispiaciuto che i granata siano fuori dall’Europa league: “A me spiace che il Torino sia fuori dall’Europa. Da sindaco torinese mi sarei augurato che avesse potuto partecipare. Il mio dissidio è stato non con tifosi ma con un gruppetto di esagitati che mi aveva aggredito. Il Torino può rientrare in Europa se il Parma non ce la fa per questioni economiche? Speriamo”.
“I contribuenti delle città in cui non sono sono state approvate le aliquote Tasi pagheranno il 16 ottobre con aliquote che i comuni dovranno stabilire entro il 31 luglio”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Torino Piero Fassino, ospite di “24 Mattino” su Radio 24. “L’accordo convenuto col Ministero dell’economia è di fissare la proroga al 16 ottobre, perché il 16 settembre era molto ravvicinato rispetto alla scadenza del 31 luglio e poi c’è agosto di mezzo”. Fassino ha liquidato le ipotesi di ricorso per ‘discriminazione tra cittadini’ ipotizzata da alcune associazioni dei consumatori: “Siamo un Paese ammalato di contenzioso e ricorsi. Si è trovata una soluzione ragionevole, spero che non ci sia solo il tarlo del ricorso da qualche parte” (ascolta). Per il sindaco di Torino lo Stato deve comunque anticipare i soldi ai Comuni che non incasseranno la Tasi a giugno: “Succede ogni volta che un tributo da pagare viene prorogato, è evidente che si va incontro a un’anticipazione dello Stato. Anche per questo si è scelto di non fare la proroga per tutti i Comuni, se si fosse fatta per tutti il costo dell’anticipazione sarebbe stato molto più grande, di 4 miliardi. Lo dico a chi invoca incostituzionalità e minaccia ricorsi” Sugli anticipi Fassino ha assicurato che “c’è accordo con il ministero dell’Economia”.
Fassino ha anche escluso che la Tasi costerà più della vecchia Imu sulla prima casa: “Su questo fanno testo le aliquote. L’Imu era minimo al 4 per mille, e mediamente si arrivava al 5 o al 6. Ora la Tasi minima è 2,5 per mille che può essere incrementata al massimo al 3,3 per mille. E’ evidente che sulla prima casa si spende meno”. Fassino si è espresso sulla decisione del Comune di Pomezia di diversificare l’offerta di menù nelle mense scolastiche, dando il dolce ai bambini delle famiglie che pagano 4,44 euro e non garantendolo a chi paga invece 4 euro: “E’ corretto distinguere le rette tenendo conto del reddito delle famiglie - ha detto Fassino - ma dare a un bambino un dolce e a un altro no è poco convincente. Si espongono i bambini alla stupida e avvilente situazione di chi lo riceve e chi no. Basta selezionare sulle tariffe, introdurre la selezione del dolce è ridicolo e umiliante per i bambini”.
Infine Fassino è tornato sulle polemiche del ‘dito medio’ mostrato ad alcuni tifosi del Torino, dicendosi dispiaciuto che i granata siano fuori dall’Europa league: “A me spiace che il Torino sia fuori dall’Europa. Da sindaco torinese mi sarei augurato che avesse potuto partecipare. Il mio dissidio è stato non con tifosi ma con un gruppetto di esagitati che mi aveva aggredito. Il Torino può rientrare in Europa se il Parma non ce la fa per questioni economiche? Speriamo”.
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