Sono le previsioni del governo per il 2014, primo anno con una nuova (e più morbida) legge sulla pianificazione familiare. Ordinata la costruzione di nuovi reparti maternità per fare fronte all'aumento delle richieste.
Pechino (AsiaNews) - Con il rilassamento della famigerata legge sulla pianificazione familiare - nota come "legge del figlio unico" - la Cina può aspettarsi circa 2 milioni di neonati in più per il prossimo anno. Lo dicono fonti governative, secondo le quali Pechino "ha già ordinato" la creazione di nuove strutture sanitarie indirizzate proprio alla maternità. Zhang Shikun, funzionario della Commissione per la salute delle donne e del bambino, conferma: "Abbiamo in costruzione diversi nuovi reparti maternità e stiamo aggiungendo letti negli ospedali".
Secondo i dati delle Nazioni Unite, in Cina sono nati nel 2013 quasi 18,5 milioni di bambini: il dato è inesatto perché tiene conto soltanto delle nascite registrate, mentre diversi esperti quantificano in centinaia di migliaia i bambini che, nati nelle zone rurali, non vengono iscritti nei registri. In ogni caso, le previsioni del governo parlano di un aumento dell'11% nelle nascite durante il primo anno di politica familiare alleggerita.
Dal 1979 in poi la Cina ha attuato - spesso con violenza - la politica di un solo figlio per famiglia, per concentrare la nazione sullo sviluppo economico. In seguito si è permesso a gruppi etnici di avere due figli e ai contadini di averne due se il primo figlio era una bambina. L'attuazione della legge è stata spesso violenta, con multe esose contro i violatori e perfino sterilizzazione forzati e aborto fino a nove mesi di gravidanza. Il rispetto della legge e delle quote di popolazione era compensato con benefici verso gli impiegati e i dirigenti del family planning aprendo lo spazio a corruzione e soprusi.
L'allentamento varato nel dicembre 2013 permette invece alle coppie in cui uno dei due partner sia già figlio unico, di avere due figli. In ogni caso, la nuova politica rimane ancora limitata persino dal punto di vista geografico: i suoi benefici andranno solo agli abitanti di Pechino, Tianjin, Shanghai e Chongqing e a quelli delle province del Zhejiang, Jiangxi, Anhui, Sichuan, Guangdong e Jiangsu.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, in Cina sono nati nel 2013 quasi 18,5 milioni di bambini: il dato è inesatto perché tiene conto soltanto delle nascite registrate, mentre diversi esperti quantificano in centinaia di migliaia i bambini che, nati nelle zone rurali, non vengono iscritti nei registri. In ogni caso, le previsioni del governo parlano di un aumento dell'11% nelle nascite durante il primo anno di politica familiare alleggerita.
Dal 1979 in poi la Cina ha attuato - spesso con violenza - la politica di un solo figlio per famiglia, per concentrare la nazione sullo sviluppo economico. In seguito si è permesso a gruppi etnici di avere due figli e ai contadini di averne due se il primo figlio era una bambina. L'attuazione della legge è stata spesso violenta, con multe esose contro i violatori e perfino sterilizzazione forzati e aborto fino a nove mesi di gravidanza. Il rispetto della legge e delle quote di popolazione era compensato con benefici verso gli impiegati e i dirigenti del family planning aprendo lo spazio a corruzione e soprusi.
L'allentamento varato nel dicembre 2013 permette invece alle coppie in cui uno dei due partner sia già figlio unico, di avere due figli. In ogni caso, la nuova politica rimane ancora limitata persino dal punto di vista geografico: i suoi benefici andranno solo agli abitanti di Pechino, Tianjin, Shanghai e Chongqing e a quelli delle province del Zhejiang, Jiangxi, Anhui, Sichuan, Guangdong e Jiangsu.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.