Le accuse del Movimento cinque stelle
Il ministro della Salute Lorenzin “Si dimetta, è incompetente e disattenta, non ha svolto con attenzione i compiti istituzionali" sul caso Avastin, mentre il caso Stamina ne evidenzierebbe "la incompetenza, in quanto non è stata garante della salute di tanti malati". Sono le motivazioni della mozione di sfiducia della Lorenzin presentata dal M5S. In otto pagine, di cui sono prime firmatarie le senatrici Montevecchi e Taverna, vengono scandite, punto per punto,le presunte inadempienze contestate. Lorenzin "si è macchiata di gravissime inadempienze", perciò va sfiduciata.
Sulla mozione del M5S in primis, si legge, che il ministro non ha tenuto presente “che nell’ultimo elenco dei farmaci essenziali stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’unico farmaco anti-VEGF inserito per il trattamento della Degenerazione maculare senile è l’antitumorale Avastin di Roche e non Lucentis di Novartis.
Secondo le due parlamentari il ministro Lorenzin si sarebbe mostrata poco solerte nel rispondere in merito al mancato utilizzo off label dell’Avastin, denunciato in periodi non sospetti proprio dall’M5s.
Il ministro è accusata anche della cattiva gestione della vicenda Stamina, in particolare rispetto alla nomina del primo Comitato di esperti, il cui “percorso di valutazione non è stato obiettivo in quanto essi si erano già espressi sul metodo con perplessità e pregiudizi”. Tanto che “alla luce della sentenza del Tar che ha evidenziato criticità e mancanza di imparzialità è stata “necessaria” la nomina di un nuovo Comitato”.
Sulla mozione del M5S in primis, si legge, che il ministro non ha tenuto presente “che nell’ultimo elenco dei farmaci essenziali stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’unico farmaco anti-VEGF inserito per il trattamento della Degenerazione maculare senile è l’antitumorale Avastin di Roche e non Lucentis di Novartis.
Secondo le due parlamentari il ministro Lorenzin si sarebbe mostrata poco solerte nel rispondere in merito al mancato utilizzo off label dell’Avastin, denunciato in periodi non sospetti proprio dall’M5s.
Il ministro è accusata anche della cattiva gestione della vicenda Stamina, in particolare rispetto alla nomina del primo Comitato di esperti, il cui “percorso di valutazione non è stato obiettivo in quanto essi si erano già espressi sul metodo con perplessità e pregiudizi”. Tanto che “alla luce della sentenza del Tar che ha evidenziato criticità e mancanza di imparzialità è stata “necessaria” la nomina di un nuovo Comitato”.
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