Citroen, Peugeot e Toyota affilano le armi e lanciano una nuova sfida nel settore delle piccole
di Davide Bianchino
Era il 2005 quando il gruppo francese PSA ufficializzò l’accordo con Toyota presentando al grande pubblico tre nuovi modelli di citycar: Citroen C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo. Le tre piccole auto avevano personalità ben distinte anche se nascevano tutte da un unico progetto: stesso pianale, stesso motore. A dire il vero anche gli interni erano abbastanza simili, al di là di piccole differenze di accessori e finiture. Le distinzioni maggiori erano quindi prettamente estetiche e si ritrovavano soprattutto nella mascherina e nei fari anteriori che riprendevano il family feeling dei rispettivi marchi.
A distanza di ormai nove anni si può dire che la scommessa delle tre Case automobilistiche ha pagato. Il pubblico ha dimostrato di aver gradito le vetture nate da quel progetto come dimostrato dai numeri delle vendite che, curiosamente, sono state quasi sempre molto simili per tutte e tre i marchi. Oggi le tre piccole citycar si rinnovano completamente per restare al passo coi tempi e per tenere testa ad una concorrenza che nel frattempo non è stata a guardare. I nomi rimangono gli stessi a parte la Peugeot che passa da 107 a 108 per uniformarsi ai numeri della famiglia.
Per il resto le auto sono cambiate radicalmente, tanto che è difficile fare un paragone con i vecchi modelli. L’estetica, ora decisamente più moderna, è interpretata con una caratterizzazione ben precisa e diversa su ogni modello: più sbarazzina la C1, elegante la 108, sportiva la Aygo. Tutte, però, hanno finalmente delle finiture interne meno approssimative e accessori più ricchi e tecnologici. Solo per citarne alcuni, il sistema keyless per l’apertura e l’avviamento senza chiave o la telecamera di retromarcia che visualizza la zona dietro alla vettura nello schermo a colori touchscreen.
Lo stesso display centrale da 7”, chiamato Mirror Screen, funge da interfaccia per radio, computer di bordo e sistema di connessione che permette di integrare funzioni e app degli smartphone Android, Windows e iPhone. Insomma, una bella rinfrescata tecnologica che farà sicuramente contenti tanti giovani, potenziali clienti. Inoltre, i nuovi modelli sono disponibili a richiesta anche nella versione con tetto in tela personalizzabile in vari colori, dotato di un’apertura talmente grande da far sembrare l’auto quasi una vera decappottabile.
L’ottimo motore 1.0 a tre cilindri (di origine Toyota) è rimasto in listino ma ha subito tante piccole migliorie che ne hanno abbassato ulteriormente consumi ed emissioni. In più, almeno sulle due francesi, è disponibile ora anche un prestazionale motore 1.2, sempre a tre cilindri ma con 82cv. Gli ingegneri sono riusciti a ricavare ancora maggior spazio per passeggeri e bagagli pur mantenendo quasi inalterate le dimensioni esterne (appena 3,46 m la lunghezza).
Non solo. Anche il peso è stato ridotto con benefici effetti sulle prestazioni e sui consumi. I prezzi di attacco, identici per Citroen e Peugeot (a breve usciranno anche quelli della Toyota), partono da 9.950 euro. Come sempre le vetture possono essere scelte sia in versione tre porte che a cinque. A richiesta anche il cambio automatico robotizzato. La triade più famosa del mondo automobilistico è tornata. Le concorrenti sono avvisate.
di Davide Bianchino
Era il 2005 quando il gruppo francese PSA ufficializzò l’accordo con Toyota presentando al grande pubblico tre nuovi modelli di citycar: Citroen C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo. Le tre piccole auto avevano personalità ben distinte anche se nascevano tutte da un unico progetto: stesso pianale, stesso motore. A dire il vero anche gli interni erano abbastanza simili, al di là di piccole differenze di accessori e finiture. Le distinzioni maggiori erano quindi prettamente estetiche e si ritrovavano soprattutto nella mascherina e nei fari anteriori che riprendevano il family feeling dei rispettivi marchi.
A distanza di ormai nove anni si può dire che la scommessa delle tre Case automobilistiche ha pagato. Il pubblico ha dimostrato di aver gradito le vetture nate da quel progetto come dimostrato dai numeri delle vendite che, curiosamente, sono state quasi sempre molto simili per tutte e tre i marchi. Oggi le tre piccole citycar si rinnovano completamente per restare al passo coi tempi e per tenere testa ad una concorrenza che nel frattempo non è stata a guardare. I nomi rimangono gli stessi a parte la Peugeot che passa da 107 a 108 per uniformarsi ai numeri della famiglia.
Per il resto le auto sono cambiate radicalmente, tanto che è difficile fare un paragone con i vecchi modelli. L’estetica, ora decisamente più moderna, è interpretata con una caratterizzazione ben precisa e diversa su ogni modello: più sbarazzina la C1, elegante la 108, sportiva la Aygo. Tutte, però, hanno finalmente delle finiture interne meno approssimative e accessori più ricchi e tecnologici. Solo per citarne alcuni, il sistema keyless per l’apertura e l’avviamento senza chiave o la telecamera di retromarcia che visualizza la zona dietro alla vettura nello schermo a colori touchscreen.
Lo stesso display centrale da 7”, chiamato Mirror Screen, funge da interfaccia per radio, computer di bordo e sistema di connessione che permette di integrare funzioni e app degli smartphone Android, Windows e iPhone. Insomma, una bella rinfrescata tecnologica che farà sicuramente contenti tanti giovani, potenziali clienti. Inoltre, i nuovi modelli sono disponibili a richiesta anche nella versione con tetto in tela personalizzabile in vari colori, dotato di un’apertura talmente grande da far sembrare l’auto quasi una vera decappottabile.
L’ottimo motore 1.0 a tre cilindri (di origine Toyota) è rimasto in listino ma ha subito tante piccole migliorie che ne hanno abbassato ulteriormente consumi ed emissioni. In più, almeno sulle due francesi, è disponibile ora anche un prestazionale motore 1.2, sempre a tre cilindri ma con 82cv. Gli ingegneri sono riusciti a ricavare ancora maggior spazio per passeggeri e bagagli pur mantenendo quasi inalterate le dimensioni esterne (appena 3,46 m la lunghezza).
Non solo. Anche il peso è stato ridotto con benefici effetti sulle prestazioni e sui consumi. I prezzi di attacco, identici per Citroen e Peugeot (a breve usciranno anche quelli della Toyota), partono da 9.950 euro. Come sempre le vetture possono essere scelte sia in versione tre porte che a cinque. A richiesta anche il cambio automatico robotizzato. La triade più famosa del mondo automobilistico è tornata. Le concorrenti sono avvisate.
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