Presentato ieri ad Assisi il programma della sesta edizione di Festival francescano che si svolgerà a Rimini dal 26 al 28 settembre
di Monica Cardarelli
Riportare il messaggio francescano nelle strade e nelle piazze non è impresa facile e farlo in un momento di crisi economica e sociale come quello attuale è ancora più arduo. È la sfida raccolta dal Festival francescano che per la sesta edizione, la terza nella città di Rimini, vuole proporre momenti di incontro e riflessione sul significato di vera gioia e perfetta letizia.
Anche quest’anno verranno proposte più di 100 iniziative: tra le conferenze spiccano quelle con il cardinale filippino Luis Antonio Tagle o quella con Davide Rondoni. Leonardo Becchetti parlerà di felicità sostenibile, sviluppo economico ed economia della felicità mentre il filosofo Salvatore Natoli dialogherà con il Presidente dell'Assemblea Rabbinica Italiana Giuseppe Laras. Come sempre il Festival sarà caratterizzato da un’intensa proposta didattica per le scuole e da workshop che permetteranno di approfondire il tema della gioia sotto vari aspetti, non ultimo il workshop tenuto da fra Francesco Del Grosso, della trasmissione "Quel che passa il convento". Non mancheranno spettacoli teatrali tra cui “Etty Hillesum. Cercando un tetto a Dio” con Angela Dematté su testi di Marina Corradi.
La novità di questa edizione è rappresentata dagli incontri con gli autori curati da diverse case editrici: Giovanni Grado Merlo, Enzo Fortunato, Pietro Maranesi, Giovanni Salonia e molti altri, mentre è confermato il tradizionale programma di spiritualità, con l'adorazione eucaristica presso il Monastero delle Clarisse e i religiosi a disposizione per dialogo e confessioni in piazza Tre Martiri. Inoltre, nell'anno della canonizzazione di Amato Ronconi (1225 - 1292 ca), terziario francescano proveniente dal riminese, saranno esposte le sue reliquie. Un programma fitto e ricco di iniziative che possono aiutarci a comprendere il vero significato della perfetta letizia.
Come sottolineato da fra Giordano Ferri, Festival francescano è la prima iniziativa organizzata da tutta la famiglia francescana e da tutto il Movimento Francescano (Mo. Fra.): frati cappuccini, frati minori, frati conventuali, il second’Ordine delle clarisse, le suore francescane di vita attiva, i giovani di Gioventù francescana e i laici secolari. Inoltre quest’anno in occasione del Festival si svolgerà un incontro delle fraternità OFS e Gi.Fra. nazionali: un ulteriore segnale di comunione e fraternità. Un’occasione davvero unica per la famiglia francescana, di vivere e proporre l’incontro, l’ascolto e la gioia della vita fraterna. Ma non si tratta di un raduno tra francescani bensì un cammino verso l’altro, andare verso le periferie con la gioia dell’annuncio evangelico, come auspica Papa Francesco; aprirsi all’incontro e alla condivisione.
Tutto questo prende significato se vissuto nell’essenzialità o, come direbbero Francesco e Chiara, nella povertà. Ecco allora che le proposte di quest’anno di Festival francescano ci sembrano indicare questa via: per scoprire cosa veramente è la vera e perfetta letizia è necessario sfrondare la nostra vita da tanti orpelli che ci appesantiscono e tornare all’essenziale, al punto di partenza. Solo così la tre giorni del Festival può essere davvero l’occasione per riflettere e vivere questo momento di crisi in maniera propositiva e per capire che per stare bene con l’altro, chiunque esso sia, basta davvero poco e non servono grandi eventi. Poco importa che Festival francescano non sia censito tra tutti i festival che si svolgono nel nostro Paese, l’importante è proseguire su questa strada e continuare a bussare umilmente alla porta: prima o poi qualcuno aprirà e allora sarà davvero perfetta letizia.
Info e programma completo su www.festivalfrancescano.it
di Monica Cardarelli
Riportare il messaggio francescano nelle strade e nelle piazze non è impresa facile e farlo in un momento di crisi economica e sociale come quello attuale è ancora più arduo. È la sfida raccolta dal Festival francescano che per la sesta edizione, la terza nella città di Rimini, vuole proporre momenti di incontro e riflessione sul significato di vera gioia e perfetta letizia.
Anche quest’anno verranno proposte più di 100 iniziative: tra le conferenze spiccano quelle con il cardinale filippino Luis Antonio Tagle o quella con Davide Rondoni. Leonardo Becchetti parlerà di felicità sostenibile, sviluppo economico ed economia della felicità mentre il filosofo Salvatore Natoli dialogherà con il Presidente dell'Assemblea Rabbinica Italiana Giuseppe Laras. Come sempre il Festival sarà caratterizzato da un’intensa proposta didattica per le scuole e da workshop che permetteranno di approfondire il tema della gioia sotto vari aspetti, non ultimo il workshop tenuto da fra Francesco Del Grosso, della trasmissione "Quel che passa il convento". Non mancheranno spettacoli teatrali tra cui “Etty Hillesum. Cercando un tetto a Dio” con Angela Dematté su testi di Marina Corradi.
La novità di questa edizione è rappresentata dagli incontri con gli autori curati da diverse case editrici: Giovanni Grado Merlo, Enzo Fortunato, Pietro Maranesi, Giovanni Salonia e molti altri, mentre è confermato il tradizionale programma di spiritualità, con l'adorazione eucaristica presso il Monastero delle Clarisse e i religiosi a disposizione per dialogo e confessioni in piazza Tre Martiri. Inoltre, nell'anno della canonizzazione di Amato Ronconi (1225 - 1292 ca), terziario francescano proveniente dal riminese, saranno esposte le sue reliquie. Un programma fitto e ricco di iniziative che possono aiutarci a comprendere il vero significato della perfetta letizia.
Come sottolineato da fra Giordano Ferri, Festival francescano è la prima iniziativa organizzata da tutta la famiglia francescana e da tutto il Movimento Francescano (Mo. Fra.): frati cappuccini, frati minori, frati conventuali, il second’Ordine delle clarisse, le suore francescane di vita attiva, i giovani di Gioventù francescana e i laici secolari. Inoltre quest’anno in occasione del Festival si svolgerà un incontro delle fraternità OFS e Gi.Fra. nazionali: un ulteriore segnale di comunione e fraternità. Un’occasione davvero unica per la famiglia francescana, di vivere e proporre l’incontro, l’ascolto e la gioia della vita fraterna. Ma non si tratta di un raduno tra francescani bensì un cammino verso l’altro, andare verso le periferie con la gioia dell’annuncio evangelico, come auspica Papa Francesco; aprirsi all’incontro e alla condivisione.
Tutto questo prende significato se vissuto nell’essenzialità o, come direbbero Francesco e Chiara, nella povertà. Ecco allora che le proposte di quest’anno di Festival francescano ci sembrano indicare questa via: per scoprire cosa veramente è la vera e perfetta letizia è necessario sfrondare la nostra vita da tanti orpelli che ci appesantiscono e tornare all’essenziale, al punto di partenza. Solo così la tre giorni del Festival può essere davvero l’occasione per riflettere e vivere questo momento di crisi in maniera propositiva e per capire che per stare bene con l’altro, chiunque esso sia, basta davvero poco e non servono grandi eventi. Poco importa che Festival francescano non sia censito tra tutti i festival che si svolgono nel nostro Paese, l’importante è proseguire su questa strada e continuare a bussare umilmente alla porta: prima o poi qualcuno aprirà e allora sarà davvero perfetta letizia.
Info e programma completo su www.festivalfrancescano.it
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