Cristiani in fuga in Iraq. I jihadisti del cosiddetto Stato islamico cacciano dalle città conquistate chi non si converte all’islam. Disperata la situazione dei profughi. Forte appello del Papa. Ne ha parlato il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Il servizio di Sergio Centofanti:
Radio Vaticana - Il Papa “segue con viva preoccupazione le drammatiche notizie che giungono dal nord dell'Iraq e che interessano popolazioni inermi. Particolarmente colpite – riferisce padre Lombardi - sono le Comunità cristiane: è un Popolo in fuga dai propri villaggi a causa della violenza che in questi giorni sta imperversando e sconvolgendo la regione”.
Padre Lombardi ricorda l'Angelus, del 20 luglio scorso, quando Papa Francesco aveva esclamato con dolore: “i nostri fratelli sono perseguitati, sono cacciati via, devono lasciare le loro case senza avere la possibilità di portare niente con loro. A queste famiglie e a queste persone voglio esprimere la mia vicinanza e la mia costante preghiera. Carissimi fratelli e sorelle tanto perseguitati, io so quanto soffrite, io so che siete spogliati di tutto. Sono con voi nella fede in Colui che ha vinto il male!”.
“Alla luce degli angosciosi eventi, il Santo Padre rinnova la sua vicinanza spirituale a quanti stanno attraversando questa dolorosissima prova e si unisce agli appelli accorati dei Vescovi locali, chiedendo, insieme a loro e per le loro Comunità tribolate, che salga incessante da tutta la Chiesa una preghiera corale per invocare dallo Spirito Santo il dono della pace. Sua Santità rivolge inoltre il suo pressante appello alla Comunità Internazionale, affinché, attivandosi per porre fine al dramma umanitario in atto, ci si adoperi per proteggere quanti sono interessati o minacciati dalla violenza e per assicurare gli aiuti necessari, soprattutto quelli più urgenti, a così tanti sfollati, la cui sorte dipende dalla solidarietà altrui”.
Il Papa – ha proseguito padre lombardi - fa appello alla coscienza di tutti e ad ogni credente egli ripete: “Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace! Preghiamo in silenzio, chiedendo la pace; tutti, in silenzio.... Maria Regina della pace, prega per noi!”(Angelus del 20 luglio 2014).
Radio Vaticana - Il Papa “segue con viva preoccupazione le drammatiche notizie che giungono dal nord dell'Iraq e che interessano popolazioni inermi. Particolarmente colpite – riferisce padre Lombardi - sono le Comunità cristiane: è un Popolo in fuga dai propri villaggi a causa della violenza che in questi giorni sta imperversando e sconvolgendo la regione”.
Padre Lombardi ricorda l'Angelus, del 20 luglio scorso, quando Papa Francesco aveva esclamato con dolore: “i nostri fratelli sono perseguitati, sono cacciati via, devono lasciare le loro case senza avere la possibilità di portare niente con loro. A queste famiglie e a queste persone voglio esprimere la mia vicinanza e la mia costante preghiera. Carissimi fratelli e sorelle tanto perseguitati, io so quanto soffrite, io so che siete spogliati di tutto. Sono con voi nella fede in Colui che ha vinto il male!”.
“Alla luce degli angosciosi eventi, il Santo Padre rinnova la sua vicinanza spirituale a quanti stanno attraversando questa dolorosissima prova e si unisce agli appelli accorati dei Vescovi locali, chiedendo, insieme a loro e per le loro Comunità tribolate, che salga incessante da tutta la Chiesa una preghiera corale per invocare dallo Spirito Santo il dono della pace. Sua Santità rivolge inoltre il suo pressante appello alla Comunità Internazionale, affinché, attivandosi per porre fine al dramma umanitario in atto, ci si adoperi per proteggere quanti sono interessati o minacciati dalla violenza e per assicurare gli aiuti necessari, soprattutto quelli più urgenti, a così tanti sfollati, la cui sorte dipende dalla solidarietà altrui”.
Il Papa – ha proseguito padre lombardi - fa appello alla coscienza di tutti e ad ogni credente egli ripete: “Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace! Preghiamo in silenzio, chiedendo la pace; tutti, in silenzio.... Maria Regina della pace, prega per noi!”(Angelus del 20 luglio 2014).
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