Giustizia - Francesco Florit, Gip di Udine: “In Italia c’è impunità diffusa, una mentalità eccessivamente accondiscendente”
“C’è impunità diffusa in Italia? Certamente. Il sistema (giudiziario ndr) non è efficiente. Se andiamo a cercare le responsabilità esse stanno principalmente in una mentalità diffusa ed eccessivamente accondiscendente” .
Così il gip di Udine Francesco Florit ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24, intervistato dopo che il Messaggero Veneto e altri quotidiani hanno riportato alcuni stralci di una sua ordinanza che ha fatto discutere. Nell’ordinanza, con cui ha disposto la custodia cautelare in carcere per 5 moldavi, ritenuti responsabili di furti con spaccata, il giudice si è chiesto come mai queste persone si facciano parecchi chilometri per compiere razzie nel nostro Paese e la risposta è stata: “La giustizia in Italia non è efficiente, se mai ti beccano, fai un patteggiamento e ti rimettono in libertà”.
Il giudice Florit ha dichiarato a Radio 24 che il suo non è stato un atto di “resa o un alzare le mani” ma vuole essere “una sveglia”. “Queste parole – ha continuato Florit - non riflettono il mio pensiero, o convincimento personale ma il convincimento di molti rappresentanti della criminalità balcanica che vengono qui con questo atteggiamento rapinoso e di razzia. Io non mi baso su un sociologismo astratto ma su dati concreti, ho lavorato 5 anni in Kosovo e ho ricevuto questo feedback da numerosi testimoni, da giudici kosovari, che ne davano atto in maniera pacifica da parte di testimoni che in procedimenti penali e internazionali in maniera chiarissima dicevano ‘sì io sono stato due mesi per rapina in carcere in Italia però poi si sa che si fa il patteggiamento e si esce’”.
Questi, secondo Florit “sono fatti, confermati da intercettazioni e da una serie di dati, non chiacchiere”. L’attacco di Florit è contro il sistema giudiziario italiano, un sistema che “non aiuta, perché ci sono mille scappatoie”; per Florit la procedura penale è “un sistema ormai obsoleto che dovrebbe essere estremamente semplificato. Ci vuole minore astrattezza e maggiore concretezza. Meno pena, però effettiva”. Francesco Florit che è giudice per le indagini preliminari non se la sente di fare previsioni sulla sorte di questi 5 moldavi tuttavia conclude: “questi signori sono venuti in Italia con la specifica finalità di compiere una serie di furti per poi ritornarsene in Moldavia o in Romania. In Friuli o anche in Veneto di casi di questo genere se ne contano diversi, troppi di questo turismo criminale, non è accettabile, bisogna prendere provvedimenti, è necessaria una stretta. Se queste persone prenderanno una condanna sotto i tre anni potrebbero essere rilasciati”.
Il giudice Florit ha dichiarato a Radio 24 che il suo non è stato un atto di “resa o un alzare le mani” ma vuole essere “una sveglia”. “Queste parole – ha continuato Florit - non riflettono il mio pensiero, o convincimento personale ma il convincimento di molti rappresentanti della criminalità balcanica che vengono qui con questo atteggiamento rapinoso e di razzia. Io non mi baso su un sociologismo astratto ma su dati concreti, ho lavorato 5 anni in Kosovo e ho ricevuto questo feedback da numerosi testimoni, da giudici kosovari, che ne davano atto in maniera pacifica da parte di testimoni che in procedimenti penali e internazionali in maniera chiarissima dicevano ‘sì io sono stato due mesi per rapina in carcere in Italia però poi si sa che si fa il patteggiamento e si esce’”.
Questi, secondo Florit “sono fatti, confermati da intercettazioni e da una serie di dati, non chiacchiere”. L’attacco di Florit è contro il sistema giudiziario italiano, un sistema che “non aiuta, perché ci sono mille scappatoie”; per Florit la procedura penale è “un sistema ormai obsoleto che dovrebbe essere estremamente semplificato. Ci vuole minore astrattezza e maggiore concretezza. Meno pena, però effettiva”. Francesco Florit che è giudice per le indagini preliminari non se la sente di fare previsioni sulla sorte di questi 5 moldavi tuttavia conclude: “questi signori sono venuti in Italia con la specifica finalità di compiere una serie di furti per poi ritornarsene in Moldavia o in Romania. In Friuli o anche in Veneto di casi di questo genere se ne contano diversi, troppi di questo turismo criminale, non è accettabile, bisogna prendere provvedimenti, è necessaria una stretta. Se queste persone prenderanno una condanna sotto i tre anni potrebbero essere rilasciati”.
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