I raid aerei compiuti per colpire le postazioni dei jihadisti dello Stato Islamico (Is) insediatisi a Mosul hanno danneggiato pesantemente gli edifici adiacenti a due chiese nella zona orientale della città irachena. La notizia è riferita all’agenzia Fides da fonti locali in contatto con il sito di informazione in arabo www.ankawa.com.
Radio Vaticana - Secondo le fonti contattate, nella notte di martedì 9 settembre interventi aerei attribuiti all'esercito regolare iracheno hanno preso di mira presidi delle milizie jihadiste concentrati nelle adiacenze della chiesa siro-cattolica di San Paolo e della chiesa siro-ortodossa di Sant'Efrem, nel cosiddetto “quartiere della polizia”. Già alla fine di giugno la chiesa di Sant'Efrem era stata occupata e saccheggiata dai miliziani dello Stato Islamico, che avevano poi issato la propria bandiera sull'edificio sacro e rimosso la croce dalla cupola . Nei primi giorni successivi alla caduta di Mosul in mano ai jihadisti dell'Is e agli insorti, avvenuta il 9 giugno, gruppi di musulmani avevano presidiato le chiese per cercare di difenderle dai saccheggi, dopo che la gran parte dei cristiani erano già fuggiti dalla città. A luglio era stato incendiato il palazzo episcopale dei siro-cattolici.
Intanto l''esodo forzato dei cristiani fuggiti da Mosul e dalle città della Piana di Ninive davanti all'avanzata dei jiahdisti e alla proclamazione del Califfato Islamico ha provocato come effetto collaterale un incremento consistente delle petizioni rivolte alla Casa Bianca per chiedere di aumentare il numero dei visti da concedere a quanti vogliono lasciare l'Iraq ed emigrare negli Usa.
Secondo quanto riportato dal sito www.kaldaya.net, l'eparchia di San Pietro dei Caldei, con sede a San Diego, in California, è stata sollecitata da funzionari della Casa Bianca a compilare la lista dei cristiani caldei desiderosi di lasciare l'Iraq per sottrarsi alle persecuzioni e ai conflitti. In pochi giorni, più di 5mila moduli con nomi e dati anagrafici di quasi 25mila caldei iracheni desiderosi di ottenere il visto per gli Usa sono stati compilati negli uffici della diocesi, grazie al lavoro intenso di 20 volontari. La raccolta dei moduli compilati sarà consegnata alla Casa Bianca nei prossimi giorni direttamente dal vescovo Sarhad Jammo, alla guida dell'eparchia incaricata della cura pastorale dei caldei negli Stati Uniti occidentali. (R.P.)
Radio Vaticana - Secondo le fonti contattate, nella notte di martedì 9 settembre interventi aerei attribuiti all'esercito regolare iracheno hanno preso di mira presidi delle milizie jihadiste concentrati nelle adiacenze della chiesa siro-cattolica di San Paolo e della chiesa siro-ortodossa di Sant'Efrem, nel cosiddetto “quartiere della polizia”. Già alla fine di giugno la chiesa di Sant'Efrem era stata occupata e saccheggiata dai miliziani dello Stato Islamico, che avevano poi issato la propria bandiera sull'edificio sacro e rimosso la croce dalla cupola . Nei primi giorni successivi alla caduta di Mosul in mano ai jihadisti dell'Is e agli insorti, avvenuta il 9 giugno, gruppi di musulmani avevano presidiato le chiese per cercare di difenderle dai saccheggi, dopo che la gran parte dei cristiani erano già fuggiti dalla città. A luglio era stato incendiato il palazzo episcopale dei siro-cattolici.
Intanto l''esodo forzato dei cristiani fuggiti da Mosul e dalle città della Piana di Ninive davanti all'avanzata dei jiahdisti e alla proclamazione del Califfato Islamico ha provocato come effetto collaterale un incremento consistente delle petizioni rivolte alla Casa Bianca per chiedere di aumentare il numero dei visti da concedere a quanti vogliono lasciare l'Iraq ed emigrare negli Usa.
Secondo quanto riportato dal sito www.kaldaya.net, l'eparchia di San Pietro dei Caldei, con sede a San Diego, in California, è stata sollecitata da funzionari della Casa Bianca a compilare la lista dei cristiani caldei desiderosi di lasciare l'Iraq per sottrarsi alle persecuzioni e ai conflitti. In pochi giorni, più di 5mila moduli con nomi e dati anagrafici di quasi 25mila caldei iracheni desiderosi di ottenere il visto per gli Usa sono stati compilati negli uffici della diocesi, grazie al lavoro intenso di 20 volontari. La raccolta dei moduli compilati sarà consegnata alla Casa Bianca nei prossimi giorni direttamente dal vescovo Sarhad Jammo, alla guida dell'eparchia incaricata della cura pastorale dei caldei negli Stati Uniti occidentali. (R.P.)
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