mercoledì, settembre 10, 2014
Scongiurato il pericolo del primo caso di Ebola in Italia. Dalle analisi risulta che la 42enne non ha contratto il virus che si sta diffondendo in Nigeria, Liberia, Guinea e Sierra Leone. 

La paziente nigeriana di 42 anni ricoverata ad Ancona per un sospetto caso di Ebola è affetta da malaria. Lo confermano le analisi effettuate nell'Ospedale di Torrette. Lo rende noto la Direzione sanitaria degli ospedali Riuniti. Ma per escludere la presenza nel sangue del virus Ebola è atteso l'esito dei test in corso allo Spallanzani di Roma, evidenziano i sanitari. La donna aveva febbre alta, dolori muscolari, nausea e vomito e proveniva da uno dei Paesi a rischio, la Nigeria.

Stefano Vella, direttore del dipartimento farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss): “È altamente improbabile che il virus si diffonda in Italia, grazie alle nostre condizioni igieniche sanitarie”, e aggiunge: “I sintomi dell’Ebola sono comuni a molte altre malattie”. Quindi per verificare che si tratti realmente del virus bisognerà valutare cosa le persone che presentano i sintomi abbiano fatto e con quali soggetti siano entrati in contatto nei paesi in cui la malattia si è diffusa; bisognerà “ricostruire il viaggio e le attività svolte, perché questa epidemia si diffonde venendo a contatto direttamente con i malati o con i cadaveri”.


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