martedì, settembre 09, 2014
“La gente cerca protezione a Maiduguri e a Yola, ma l’avanzata di Boko Haram sembra dirigersi proprio verso queste città”: padre Timothy Cosmas, responsabile della Commissione giustizia e pace della diocesi locale, parla con la MISNA dopo l’ultima conquista degli islamisti nel nord-est della Nigeria.  

Misna - “Boko Haram – sottolinea padre Timothy – controlla ormai un territorio ampio, a cavallo tra gli Stati di Borno e Adamawa; la città di Bama e Michika, l’ultimo centro a cadere, distano tra loro oltre 150 chilometri”. Secondo il religioso, la ritirata dell’esercito dopo i combattimenti di domenica ha rafforzato i timori di un’ulteriore avanzata di Boko Haram verso Yola, la capitale di Adamawa. “Ho parlato – dice padre Timothy – con i soldati tornati dal fronte: non si spiegano perché durante la battaglia per Michika non siano entrati in azione i quattro cacciabombardieri a disposizione delle Forze armate in quel settore”.

Nel fine-settimana l’esercito ha riferito della morte di circa 50 combattenti di Boko Haram, uccisi in battaglia nei pressi della cittadina di Kawuri. Dopo la proclamazione di un “califfato” a seguito della conquista di Gwoza a fine agosto, però, la settimana scorsa nelle mani degli islamisti erano cadute anche Gulak e Madagali. “Boko Haram – dice padre Timothy – ha assunto il controllo di almeno cinque amministrazioni locali”. La tesi, rilanciata sia da fonti locali che internazionali, è che possa cominciare una nuova fase rispetto alle incursioni e agli agguati “mordi e fuggi” degli ultimi cinque anni.


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