Alta tensione tra regioni e Governo sui possibili tagli alla sanità, in vista della definizione della spending review, la revisione della spesa pubblica che riguarderà anche i singoli ministeri. Palazzo Chigi assicura: non vogliamo tagliare i servizi ma gli sprechi. Servizio di Giampiero Guadagni: ascolta
Radio Vaticana - Sembrava in discesa e invece comincia ad essere tortuosa la strada della spending review dei ministeri. Obiettivo del Governo: tagliare il 3% della spesa e avere a disposizione 20 miliardi necessari alla manovra 2015. Il nodo più difficile da sciogliere è quello della sanità. L'intenzione non è comprimere i servizi ma ridurne i costi, assicura Palazzo Chigi in risposta alle preoccupazioni subito emerse. Lo stesso ministro Beatrice Lorenzin osserva: eventuali nuovi tagli al Ministero non dovrebbero toccare il Fondo Sanitario Nazionale pronto già ad una riforma che porterà dieci miliardi di euro da reinvestire. Sul piede di guerra i sindacati e soprattutto i governatori delle Regioni, di ogni schieramento politico. Il patto per la salute sottoscritto in agosto con il governo prevede che vi possano essere riduzioni rispetto alle risorse pattuite per il prossimo biennio qualora l'andamento economico lo richiedesse. “Se si rompe quel patto viene meno il rapporto di fiducia e collaborazione con il Governo”, avverte il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, che comunque prende atto con soddisfazione delle ultime assicurazioni del Governo.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.