Non sono servite manifestazioni e proteste a salvare la vita di Excalibur, il cane dell'infermiera spagnola contagiata dal virus dell'Ebola.
L'animale è stato abbattuto per essere stato a contatto con la donna malata. L'allarme per salvare il cane era partito ieri dal marito dell'infermiera, a sua volta in ospedale e costretto in isolamento. Il coniuge ha negato il suo consenso all'abbattimento dell'animale e lanciato ieri sera un video appello alla mobilitazione per salvarlo. Per prelevarlo dall'abitazione è stato necessario l'intervento degli agenti antisommossa che hanno affrontato una cinquantina di animalisti che avevano circondato l'edificio e gridavano "Excalibur non sei solo". Secondo le autorità della provincia di Madrid c'era un rischio "di trasmissione della malattia all'uomo" dato che il cane "viveva a stretto e continuo contatto" con l'ammalata.
L'animale è stato abbattuto per essere stato a contatto con la donna malata. L'allarme per salvare il cane era partito ieri dal marito dell'infermiera, a sua volta in ospedale e costretto in isolamento. Il coniuge ha negato il suo consenso all'abbattimento dell'animale e lanciato ieri sera un video appello alla mobilitazione per salvarlo. Per prelevarlo dall'abitazione è stato necessario l'intervento degli agenti antisommossa che hanno affrontato una cinquantina di animalisti che avevano circondato l'edificio e gridavano "Excalibur non sei solo". Secondo le autorità della provincia di Madrid c'era un rischio "di trasmissione della malattia all'uomo" dato che il cane "viveva a stretto e continuo contatto" con l'ammalata.
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