Protagonista della fiction “Che Dio ci aiuti” racconta il suo straordinario percorso di fede
Aleteia - Scorretta, bizzarra e piena di difetti, ma anche madre insostituibile per le ragazze del convento. E' Elena Sofia Ricci nei panni di Suor Angela della fiction campione di ascolti Che Dio ci aiuti, arrivato alla sua terza serie e in onda ogni giovedì sera su RaiUno. Antidiva per eccellenza, sincera per natura, l'attrice ha raccontato come il ruolo di una religiosa, seppur romanzato in uno sceneggiato capace di far ridere e riflettere allo stesso tempo con la giusta dose di leggerezza e serietà, abbia cambiato profondamente la sua vita spirituale.
“Solo chi ha avuto la grazia d'essere stato toccato dall'amore di Dio, sa di cosa parlo. La fede – ha rivelato Elena Sofia Ricci ad A Sua Immagine (25 ottobre) – ha mutato completamente il mio modo di vedere le cose e quindi anche la possibilità di interpretare suor Angela ogni volta con nuovo e rinnovato slancio”.
Da agnostica a un percorso dell'anima intenso e vissuto in comunione con la sua parrocchia di Sant'Andrea Apostolo sulla Cassia a Roma, Elena Sofia è oggi una donna diversa e una mamma che educa ai valori cattolici le sue due figlie.
All'inizio, racconta, era un po' reticente sull'interpretare la parte di una suora che le ricordava molto da vicino Don Camillo, anche per i monologhi con il crocifisso che trovava un po' “retorici” o addirittura "banali”. Poi la svolta dopo l'incontro con una giovanissima religiosa, di nome suor Benedetta. “Ricordo perfettamente la prima volta che ci siamo viste. E' stata, per usare una metafora parecchio brusca, come 'fare un frontale con un tir'. Il racconto della sua chiamata e della scelta di diventare suora (lei faceva l'avvocato, era una bellissima ragazza, stava per sposarsi e lasciò tutto per rendere i voti), con tutto ciò che di doloroso comportava, ha toccato profondamente la mia anima”.
“Così, mettendo da parte barriere e inibizioni ho iniziato a pregare: non l'avevo mai fatto con tale intensità. Mi è venuto del tutto naturale, spontaneo e ho riprovato emozioni fortissime. Sono uscita da quel convento che la mia vita era cambiata”, continua l'attrice che da piccola è stata battezzata di nascosto dal padre e dalla nonna perché la mamma non era credente anche se aveva sempre nutrito rispetto per la Chiesa.
Quindi, prosegue, “mi sono accostata alla Prima Comunione il giorno stesso del mio matrimonio con Stefano mentre la Cresima l'ho fatta due anni fa”, ricorda richiamando l'emozione fortissima provata durante il rito dell'unzione in cui scoppiò a piangere in modo irrefrenabile. “Con la Cresima si 'conferma' la propria appartenenza a Dio – sottolinea – e si diventa testimoni di Gesù nel mondo: e io sono la 'prova vivente' che la fede cambia la vita”.
Ora, infatti, quando va a camminare si porta dietro il rosario per recitarlo: “la pace che mi sboccia dentro in quei momenti è qualcosa di fortissimo. Non sono diventata una cattolica perfetta dall'oggi al domani, ma sento di aver intrapreso un cammino”.
Ma come se lo immagina l'aldilà? “Non lo so – risponde –, ma se seguiamo Gesù il paradiso lo troviamo anche qui, ora. Il suo amore ci aiuta a trasformare il nostro presente in un pezzo di vita eterna”.
Che Dio ci aiuti “a vivere con amore, il sentimento che fa muovere tutto”, conclude.
Aleteia - Scorretta, bizzarra e piena di difetti, ma anche madre insostituibile per le ragazze del convento. E' Elena Sofia Ricci nei panni di Suor Angela della fiction campione di ascolti Che Dio ci aiuti, arrivato alla sua terza serie e in onda ogni giovedì sera su RaiUno. Antidiva per eccellenza, sincera per natura, l'attrice ha raccontato come il ruolo di una religiosa, seppur romanzato in uno sceneggiato capace di far ridere e riflettere allo stesso tempo con la giusta dose di leggerezza e serietà, abbia cambiato profondamente la sua vita spirituale.
“Solo chi ha avuto la grazia d'essere stato toccato dall'amore di Dio, sa di cosa parlo. La fede – ha rivelato Elena Sofia Ricci ad A Sua Immagine (25 ottobre) – ha mutato completamente il mio modo di vedere le cose e quindi anche la possibilità di interpretare suor Angela ogni volta con nuovo e rinnovato slancio”.
Da agnostica a un percorso dell'anima intenso e vissuto in comunione con la sua parrocchia di Sant'Andrea Apostolo sulla Cassia a Roma, Elena Sofia è oggi una donna diversa e una mamma che educa ai valori cattolici le sue due figlie.
All'inizio, racconta, era un po' reticente sull'interpretare la parte di una suora che le ricordava molto da vicino Don Camillo, anche per i monologhi con il crocifisso che trovava un po' “retorici” o addirittura "banali”. Poi la svolta dopo l'incontro con una giovanissima religiosa, di nome suor Benedetta. “Ricordo perfettamente la prima volta che ci siamo viste. E' stata, per usare una metafora parecchio brusca, come 'fare un frontale con un tir'. Il racconto della sua chiamata e della scelta di diventare suora (lei faceva l'avvocato, era una bellissima ragazza, stava per sposarsi e lasciò tutto per rendere i voti), con tutto ciò che di doloroso comportava, ha toccato profondamente la mia anima”.
“Così, mettendo da parte barriere e inibizioni ho iniziato a pregare: non l'avevo mai fatto con tale intensità. Mi è venuto del tutto naturale, spontaneo e ho riprovato emozioni fortissime. Sono uscita da quel convento che la mia vita era cambiata”, continua l'attrice che da piccola è stata battezzata di nascosto dal padre e dalla nonna perché la mamma non era credente anche se aveva sempre nutrito rispetto per la Chiesa.
Quindi, prosegue, “mi sono accostata alla Prima Comunione il giorno stesso del mio matrimonio con Stefano mentre la Cresima l'ho fatta due anni fa”, ricorda richiamando l'emozione fortissima provata durante il rito dell'unzione in cui scoppiò a piangere in modo irrefrenabile. “Con la Cresima si 'conferma' la propria appartenenza a Dio – sottolinea – e si diventa testimoni di Gesù nel mondo: e io sono la 'prova vivente' che la fede cambia la vita”.
Ora, infatti, quando va a camminare si porta dietro il rosario per recitarlo: “la pace che mi sboccia dentro in quei momenti è qualcosa di fortissimo. Non sono diventata una cattolica perfetta dall'oggi al domani, ma sento di aver intrapreso un cammino”.
Ma come se lo immagina l'aldilà? “Non lo so – risponde –, ma se seguiamo Gesù il paradiso lo troviamo anche qui, ora. Il suo amore ci aiuta a trasformare il nostro presente in un pezzo di vita eterna”.
Che Dio ci aiuti “a vivere con amore, il sentimento che fa muovere tutto”, conclude.
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